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Wall Street contrastata, investitori attendono decisione tassi

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NEW YORK (WSI) – Wall Street chiude la seduta in territorio contrastato ma ben lontano dai minimi visti all’avvio delle contrattazioni. Gli investitori restano alla finestra alla vigilia della conclusione della riunione della Federal Reserve, che domani annuncera’ le sue decisioni di politica monetaria (i tassi dovrebbero restare invariati) e le stime riviste sull’economia.

Il Dow Jones ha chiuso in rialzo di 21,9 punti, lo 0,13%, a quota 17.251 ma nel durante era arrivato a perdere 108 punti.L’S&P 500 e’ scivolato di 3,75 punti, lo 0,19%, a quota 2.015,9. Il Nasdaq ha ceduto 21,61 punti, lo 0,45%, a quota 4.728.

A tenere a freno gli indici ci ha pensato il greggio, in calo per il secondo giorno di fila alla luce di rinnovati timori per scorte in eccesso. Il petrolio ad aprile a NY ha registrato un calo del 2,3% a 36,34 dollari al barile.

Sul fronte societario, si segnala il tonfo di Valeant (-51,46%): il gruppo farmaceutico in un giorno ha bruciato oltre 10 miliardi di dollari di capitalizzazione. La colpa e’ di una trimestrale deludente, dell’ennesimo taglio delle stime e dell’avvertimento di un possibile default associato al ritardo a data da destinarsi del depositare il bilancio del 2015. Non a caso anche i bond dell’azienda sono in preda al sell-off.

Sul fronte macro, le vendite al dettaglio a febbraio sono scese dello 0,1% rispetto al mese prima (come previsto) ma il dato di gennaio su dicembre e’ stato rivisto al ribasso (a -0,4% da +0,2%) mettendo cosi’ a segno il peggiore declino dallo stesso mese del 2015. A pesare sul dato e’ stata la frenata degli acquisti di auto nei concessionari da parte dei consumatori americani (-0,4% da +0,6%).

Il dato non e’ indifferente visto che dai consumi derivano due terzi del Pil Usa. Il mese scorso poi i prezzi alla produzione sono scesi dello 0,2% su gennaio (in linea alle stime) mentre in 12 mesi sono rimasti invariati.

Il tutto mentre il petrolio continua a scivolare e la Federal Reserve che inizia la sua riunione e che domani probabilmente indichera’ la sua intenzione di continuare in futuro a normalizzare la sua politica monetaria. La tempistica di una stretta continuera’ a condizionare l’uomore degli investitori.

Quasi nessuno si aspetta un aumento dei tassi. Intanto la Bank of Japan ha lasciato invariato il costo del denaro.

Tra i bond, i Treasury sono sostenuti da un quadro macroeconomico poco convincente; di conseguenza i rendimenti si sono portati sui massimi di seduta. Il decennale vede i rendimenti – che si muovono inversamente ai prezzi – scendere all’1,9239% dall’1,9963% di ieri. Il titolo a tre mesi viaggia allo 0,3409%.