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UK, May sconfitta: potere di veto al Parlamento su Brexit

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Avrebbe dovuto essere un momento di festa, dopo il raggiungimento del tanto atteso accordo con Bruxelles sulla prima fase dei negoziati per la Brexit. Alla fine le cose sono andate ancora una volta storte per Theresa May, che oggi è volata a Bruxelles per il vertice Ue con un nuovo fardello.

Ieri sera il governo britannico è stato sconfitto nel voto sulla Brexit alla Camera dei Comuni su un emendamento cruciale alla European Union (Withdrawal) Bill, la legge quadro destinata ad attuare la Brexit. Un colpo all’autorità di Theresa May, già pesantemente indebolita.

In pratica, l’emendamento, presentato da una quindicina di deputati conservatori ‘ribelli’ e appoggiato dalle opposizioni, laburisti in testa, obbliga a inserire nel testo l’impegno per un voto vincolante del Parlamento britannico sugli accordi finali sul divorzio dall’Ue che l’esecutivo negozierà con Bruxelles: 309 i voti a favore, 305 i contrari. Di fatto i parlamentari ottengono un potere di veto sulla Brexit.

Tutto questo è avvenuto dopo pochi giorni la chiusura dell’accordo con Bruxelles sulla prima fase dei negoziati. A questo proposito, i leader dei 27 rimanenti paesi dell‘Unione europea molto probabilmente daranno il via libera questa settimana all‘accordo siglato dal negoziatore Michel Barnier con la Gran Bretagna e passeranno alla seconda fase dei negoziati per la Brexit, secondo quanto riferito alla Reuters da una fonte della presidenza francese.

Quasi certamente i capi di stato e di governo europei oggi a Bruxelles sanciranno che sono stati fatti “sufficienti progressi” sui diritti dei cittadini, sui costi del divorzio e sul confine irlandese per poter procedere con la fase successiva delle trattative. L‘esecutivo Ue la settimana scorsa ha raccomandato che i leader approvino l‘avvio dei colloqui sul commercio.