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Tsipras: “se la Grecia fallisce, le prossime saranno Italia e Spagna”

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ROMA (WSI) – Il premier greco rilascia un’intervista al Corriere della Sera e il Guardian riprende le sue dichiarazioni più cruciali. “Se la Grecia fallisce, le prossime saranno Italia e Spagna”, riassume.

Di fatto, alla domanda “Il fallimento della Grecia sarebbe anche il fallimento dell’euro?”, Tsipras ha risposto: “Penso sia evidente. Sarebbe l’inizio della fine dell’eurozona. Se la leadership politica europea non può gestire un problema come quello della Grecia che rappresenta il 2% della sua economia, quale sarà la reazione del mercati per Paesi che affrontano problemi molto più grandi, come la Spagna o l’Italia che ha un debito pubblico di 2 mila miliardi? Se la Grecia fallisce i mercati andranno subito a cercare il prossimo. Se dovesse fallire la trattativa, il costo per i contribuenti europei sarà enorme. È per questo che sono profondamente convinto che ciò non convenga a nessuno. Lo dico per far comprendere che il mio governo non tratta egoisticamente. Al contrario. Se la Grecia otterrà qualcosa di buono da questa trattativa – ad esempio minore austerità – la strada si aprirà per tutti. Per questo, specialmente i Paesi del Sud, dovrebbero appoggiare la posizione greca nel loro proprio interesse”.

Arrivano intanto le nuove proposte di riforma stilate dal governo di Atene. Lo ha confermato la stessa Commissione europea.

Kathimerini riporta che la Grecia ha presentato un documento di 7 pagine, di cui tre su questioni fiscali e 4 sulla necessità di coprire i finanziamenti necessari al paese.

Stando alle indiscrezioni, la Grecia avrebbe proposto che il principale fondo di bailout europeo, l’ESM, acquisti i bond greci del valore di 6,7 miliardi di euro che sono detenuti dalla Bce, e che scadono a luglio e ad agosto. La Grecia, inoltre, punterebbe ora a un surplus primario (esclusi i pagamenti sul debito) dello 0,75% quest’anno, in rialzo rispetto allo 0,60% proposto in precedenza, ma ancora al di sotto degli obiettivi dei creditori, pari all’1%. Il target per il prossimo anno è stato alzato invece dall’1% all’1,75%, vicino a quello dei creditori, che chiedono un 2%. Infine per il 2017 Atene offre un surplus al 2,5%, contro l’iniziale proposta del 2%. Tuttavia i creditori chiedono un 3%.

A Berlino, il ministro delle finanze Wolfgang Schaeuble ha riferito ai giornalisti che è ancora in disaccordo con l’omologo greco Yanis Varoufakis riguardo ad alcune questioni. “Abbiamo ancora opinioni diverse”, ha detto Schaeuble, negando poi che ci siano dei dissapori con la cancelliera tedesca Angela Merkel sulla Grecia.

Il ministro delle finanze finlandese Stubb afferma: “Sono sicuro che ci sono alcuni ministri delle finanze, la cui pazienza sta per esaurirsi”.

Intanto il Wall Street Journal scrive che i creditori potrebbero decidere di estendere il programma di aiuti fino al marzo del 2016, quando la partecipazione del Fondo Monetario Internazionale al bailout scade in maniera ufficiale, o probabilmente fino all’autunno. Sul mercato dei bond, i tassi a due anni salgono dal 24,9% al 25,1%.