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Troika fa dietrofront? Rumor su svalutazione debito greco

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ROMA (WSI) – Montano le speculazioni secondo cui i creditori potrebbero tornare sui loro passi e considerare l’opzione della svalutazione del debito, più volte ventilata dall’Fmi nell’ultimo periodo. Tre anni fa, i ministri dell’Eurozona raggiunsero un accordo per considerare la svalutazione dei debiti greci, al fine di soddisfare il Fondo Monetario Internazionale, ma in pratica il taglio non avvenne.

Ora, secondo Kathimerini, quell’accordo potrebbe essere ribadito la prossima settimana, in occasione del summit dell’Unione europea. Stando a quanto riporta il quotidiano greco, la soluzione sarebbe stata prospettata da un funzionario dell’Ue.

Si tratterebbe di riprendere l’accordo del novembre del 2012, quando i ministri delle finanze stilarono il seguente comunicato: “Gli stati membri dell’Eurozona considereranno ulteriori misure e aiuti”. Tra questi, anche la “ulteriore riduzione dei tassi di interesse del Greek Loan Facility, se necessario, al fine di arrivare a un calo credibile e sostenibile del rapporto debito/Pil, nel momento in cui la Grecia raggiungerà un surplus primario annuale”.

Questo, “al fine di assicurarsi che, entro la fine del programma dell’Fmi nel 2016, la Grecia raggiunga un rapporto debito/Pil in quell’anno del 175% e nel 2020 del 124% del Pil, per poi scendere fino a un valore inferiore del 110% nel 2022”.

La cosa interessante è che tale accordo non divenne mai effettivo, nonostante la Grecia riuscì di fatto a riportare un surplus primario, sia nel 2013 che nel 2014.