Materie prime pagina 2
In 3 anni secondo Assoutenti il prezzo medio della tazzina è già rincarato del 15% nelle principali città italiane. E le prospettive secondo Citi non sono buone.
Solamente due dei metalli a maggiore capitalizzazione sono riusciti a chiudere il 2023 con una performance positiva: l’oro e il rame. E la corsa potrebbe proseguire ancora.Le quotazioni del rame scambiano al massimo da quasi 15 mesi sostenute sia da fattori di offerta che da prospettive di aumento della domanda. Ma come afferma il Market
Gli investitori che cercano un modo per diversificare il proprio portafoglio al di fuori delle asset class piĂą tradizionali, associate ad azioni e obbligazioni, possono rivolgersi alle materie prime.
All’inizio di marzo, il prezzo dell’oro ha registrato un’impennata, passando da un livello di circa 2.050 dollari a oltre i 2.200 dollari per oncia, un nuovo massimo storico.
Continua la corsa del metallo prezioso che ieri ha toccato nuovi massimi. Quali sono le cause dei rialzi recenti?
I prezzi del cacao hanno subito un’impennata a causa delle interruzioni delle forniture nei principali Paesi produttori, la Costa d’Avorio e il Ghana.
Secondo Schroders, nel 2024 il livello di 2.000 dollari all’oncia diventerĂ per l’oro un fattore di supporto e non piĂą di resistenza
Se da una parte gli stoccaggi per Europa e Italia segnano un trend positivo, non si può dire altrettanto per quanto riguarda il gas metano, a cui entrambe dipendono ancora nnostante gli obiettivi.
Il conflitto in Israele destabilizza i mercati energetici. Ecco perché le bollette di luce e gas potrebbero aumentare del 10%.
I nostri elettrodomestici RAEE in disuso potrebbero essere un tesoro per aziende e consumatori. O anche un pericolo ambientale, se non si riciclano come si deve, soprattutto se si fa economia circolare.