Debito pubblico pagina 201
Lo dice un rapporto della Commissione. “Le debolezze strutturali presenti da lungo tempo hanno ridotto la capacitĂ di sopportare e assorbire gli shock economici“. Le condizioni finanziarie “restano fragili” e le prospettive di crescita “fiacche”. Pil -7% da metĂ 2008.
Il governo greco è disorientato dopo aver ricevuto una esplosiva relazione che calcola il valore degli enormi danni provocati dalla Germania durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale. Si tratta di €162 miliardi, l’80% del Pil greco.
La revisione al rialzo e’ di oltre 6 punti rispetto a settembre. Pressione fiscale al 44,4%, gettito Imu a 23,8 miliardi. Il miglioramento dei mercati non si e’ tradotto in economia. Ue avverte: squilibri macroeconomici seri. Monti: “Risanamento completato”.
E’ l’unico paese in cui dal 1987 il settore pubblico e’ cresciuto piu’ in fretta del privato. Cio’ ha creato un ciclo economico vizioso, dove la contrazione dei profitti aziendali si e’ tradotta in meno investimenti, meno crescita e maggiore disoccupazione.
Nel decreto-pasticcio spunta estinzione di 500 milioni di debiti ombra dei ministeri, appalti e forniture rimasti fuori bilancio. Con questi soldi tassa Tares si potrebbe dimezzare. Deputati renziani all’attacco: “Grilli spieghi immediatamente”.
A lanciare la proposta e’ Bank of America, partendo dal presupposto che il taglio e’ molto utilizzato da evasori e criminali. Misura va pero’ contro il diritto di tutti a tenere i risparmi lontani da un sistema bancario malato.
Emessi in tutto titolo per 11 miliardi di euro. Bid to cover: domanda sui tre mesi scende, sale per i titoli a piĂą lungo termine. Rendimento a un anno al minimo da gennaio.
Per l’investitore, che in passato ha fatto miliardi speculando contro lira e sterlina, l’Eurozona starebbe meglio senza il suo motore economico. Da Francoforte appello anche agli elettori tedeschi: a settembre “votate per il cambiamento“.
Dopo l’incontro con Berlusconi, il segretario Pd pronto a offrire una rosa di nomi per il Colle: oltre a Marini, D’Alema, Prodi, Bonino, Grasso, anche il presidente del Censis e forse…lui stesso.
Lo spread rimane immune al caos politico italiano e i tassi sui BTP decennali viaggiano addirittura al periodo precedente le elezioni. L’incetta di bond? Per migliorare in modo fittizio i loro bilanci. Non certo per erogare prestiti.