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La spesa pubblica corrente in Italia vale quest’anno il 45,5% del Pil, con un aumento pari allo 0,7% del prodotto rispetto al 2018.
C’è rischio concreto che spesa pubblica assistenziale superi nel 2019 i 142 miliardi in totale, stima il Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali.
Debito federale Usa a $3.340 miliardi, 4.130 miliardi spesi in programmi pubblici e pagamenti interessi: deficit di 790 miliardi in crescita apre crisi.
Economista Michele Boldrin (W. University – St. Louis) torna sui temi cruciali per rilancio dell’economia, criticando Quota 100 e Reddito di cittadinanza.
Difficile disinnescare clausole di salvaguardia da 32 miliardi per i prossimi due anni: per sterilizzare aumento Iva in 2019 rischio tagli sanità.
I costi elevati del provvedimento simbolo del governo. Di Maio e Conte sperano di recuperare parte delle uscite con una spending review consistente.
La spesa pubblica italiana è elevata e decisamente più alta della media europea (che si ferma al 44,6%): l’analisi del Centro studi ImpresaLavoro.
Affidandosi a una ricetta obsoleta, politici manterranno sempre il deficit, con l’accumulo dello stock di debito dato dalla sommatoria dei disavanzi annuali.
Il ministro dell’economia avrebbe come intenzione quella di congelare la spesa corrente primaria nominale, che significa blocco per i prossimi 3 anni delle uscite della Pa a quota 727,7 miliardi di euro.
Per l’economista non è colpa della finanza allegra: ricetta non è quella di tagliare ancora la spesa pubblica bensì di stimolare la crescita economica.