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Avanzo commerciale al 7% del Pil potrebbe costare caro a Berlino, accusata di non fare nulla per aiutare Sud d’Europa.
Effetto Rehn e Bce sul governo Letta. Ora la priorità è il taglio delle tasse sul lavoro. Roma strigliata: ora deve fare di nuovo i compiti a casa.
Commissario Affari economici: “Suscita preoccupazioni” visto “lo spostamento dell’onere fiscale” che implica.
Prima Bce, poi Commissario Rehn. Rimproveri continui contro Roma: pensi alle riforme. Rischio Italia sale.
Mentre Enrico Letta esulta, l’Italia rimane osservata speciale dell’Unione europea. Arriva subito l’avvertimento.
Secondo la Commissione europea, l’economia italiana segnerà una ripresa +0,7% l’anno prossimo. Peggio la disoccupazione, fino al 12,2%. Unica buona notizia: deficit sotto 3% nel 2013 e 2014: vicina uscita procedura, si libereranno almeno una decina di miliardi di euro. Tagliate stime intera Eurozona.
Mentre Ue, Bce e Fmi dicono sì a misure per allentare il rigore che ha prostrato l’Eurozona e soprattutto i paesi periferici, il ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble gela la richiesta di Roma su un’austerity meno aggressiva. E la definisce: “una sciocchezza”. Ma è strappo Ue-Berlino.
Il commissario agli affari economici Olli Rehn afferma che è possibile allentare il rigore e le misure di lacrime e sangue. Ma Merkel subito interviene: l’austerità non è alla radice dei problemi. E intanto è disoccupazione record nel paese iberico.
Il premier dopo l’alert, parla al commissario Olli Rehn.(nella foto) Sul vertice dei primi ministri del G8 in Irlanda: “mi auguro che ci vada il prossimo presidente del Consiglio“.
Una decisione che è stata presa in un contesto in cui le aziende italiane, che soffrono problemi di accesso al credito, visto che le banche rimangono riluttanti a erogare prestiti. Quale incidenza per i conti pubblici?.