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Enorme buco nel sistema bancario italiano, nuovo primato dei crediti inesigibili che non verranno mai ripagati da aziende e privati in difficolta’ per la recessione. Secondo quanto emerge dal Bollettino mensile dell’Abi, i depositi dall’estero sono crollati -17% a 366 miliardi di euro, il 13esimo calo consecutivo.
“Rischi per l’occupazione, la politica deve saper reagire”. In 10 anni la perdita del 20% rispetto al resto dell’eurozona. Il nuovo art. 18 riguarda 6 milioni di dipendenti. LO STUDIO DEL CNEL.
In termini di crescita economica, per molti Stati, la situazione è grave come negli anni ’30. Crisi in Europa, rallentamento dell’economia globale e problemi politici all’interno dei Paesi. Ecco i più colpiti.
In calo costante, con la recessione e la lentezza del processo di ripresa che continuano a colpire il ceto medio. Un americano medio nel 2011 ha guadagnato $50.054, -1,5% rispetto al 2010 e -4,1% rispetto al 2009.
Dodici mila e 800 miliardi di dollari: tanto e’ costata la Grande Recessione. “Wall Street e i suoi simpatizzanti stanno sottovalutano le cifre per scongiurare e sconfiggere la regolamentazione”.
Su base mensile il dato ha segnato a luglio una flessione -0,2%. Ennesimo segnale di recessione in corso. Ma stavolta il calo è inferiore a quanto atteso dal consensus.
Nel corso della trasmissione “Cominciamo bene” su Rai 3 il deputato dell’Idv Antonio Borghesi ha litigato vivacemente con il prof. Paolo Becchi di Genova, filosofo, simpatizzante del Movimento 5 Stelle, fautore dell’uscita dell’Italia dall’Euro. Ecco il VIDEO (credit: Claudio Messora) in cui altri economisti, tra cui Alberto Bagnai (vedi articolo sotto) e Claudio Borghi, definiscono Borghesi “criminale dell’inflazione”. Che ne pensate?
La componente pubblica salira’ al 73% del Pil, il livello piu’ alto dal 1950. Il debito totale gia’ supera il 100% del Pil. Rischi notevoli con gli Usa che rischiano di finire in recessione il prossimo anno se non sara’ corretto il ‘fiscal cliff’, la pericolosa combinazione in bilancio di tagli alla spesa pubblica e aumento delle tasse.
“Se tutti barano, allora bariamo anche noi”. La presidenta dell’Argentina, Cristina Kirchner, giustifica cosi’ il taroccaggio dei dati da parte del governo di Buenos Aires. E facendo i paragoni con la crisi del debito in Europa, ecco cosa pensa un fan del paese latino-americano, il premio Nobel in Economia Joseph Stiglitz.
Mercati concentrati sull’assurda tragicommedia in corso nell’Eurozona. Nel mentre, in silenzio, l’economia nipponica, fondata sulle esportazioni, viene distrutta dalla recessione globale e dalla forza dello yen.