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Ecco le principali evidenze che emergono dalla 48esima edizione dell’Osservatorio sul Credito al Dettaglio realizzato da Assofin, CRIF e Prometeia.
Nello scenario base, ipotizzando una lenta e selezionata rimozione dei blocchi anti-contagio a partire da inizio maggio, la contrazione del Pil italiano nel 2020 sarà almeno del 6,5%: in un solo anno, una recessione di portata equivalente alla caduta del biennio 2008-2009. Sono le stime di Prometeia, che stima nei primi due trimestri dell’anno una
L‘attivitĂ industriale italiana dovrebbe rimanere stagnante per tutto il primo trimestre del 2020, secondo le previsioni di Prometeia. “In prospettiva, non emergono novitĂ nel quadro congiunturale interno, ad avvalorare un contesto di stagnazione dell’attivitĂ industriale che (…) proseguirĂ anche nel I trimestre 2020”, scrive in una nota il centro studi. “Non è una ripresa, ma
Prometeia vede grigio sull’industria italiana. E ipotizza un andamento del quarto trimestre sostanzialmente stagnante. In compenso, la fase di contrazione piĂą accentuata- dice la societĂ di consulenza-  è da considerarsi alle spalle. Quanto ai singoli mesi, dopo i numeri Istat di oggi che certificano una contrazione congiunturale di 0,4% in settembre, l’attesa di Prometeia
Secondo le previsioni Prometeia e Intesa SanPaolo a soffrire sono soprattutto elettronica, intermendi chimici e automotive
Dopo i dati Istat di oggi, fornisce le sue  previsioni sulla produzione industriale l’istituto Prometeia. Nel dettaglio l’ufficio studi prevede per la produzione industriale italiana una contrazione di 0,5% nel terzo trimestre. Per quanto riguarda il quarto trimestre, “si confermano i segnali derivanti dalle attese degli operatori che indicano la prosecuzione di stagnazione dell’attività industriale”.
Gli esperti della societĂ di consulenza si aspettano per il triennio 2020-2022 uno spread sulla Germania a 118 punti base con notevoli risparmi.
Primo semestre col freno a mano tirato per l’industria manifatturiera italiana. La conferma viene dal rapporto di luglio di Prometeia sull’andamento dei settori industriali da cui emerge che la crescita del fatturato, misurata a prezzi correnti, è rimasta ferma allo 0,5% tendenziale nel periodo gennaio-maggio. La performance diventa negativa se la si considera al netto
Il centro studi Prometeia ha tagliato la previsione di crescita per l’economia italiana per quest’anno e per il prossimo. Secondo le nuove stime, il Pil crescerà dello 0,1% per il Pil 2019 (+0,2% le previsioni di metà maggio) e +0,5% per il 2020 (da +0,6%). “Se l’economia globale procede a tassi di poco superiori al
Prometeia ipotizza una ripresa della raccolta del risparmio gestito per raggiungere un flusso netto pari a 60 miliardi nel prossimo triennio.