Economia

Credito al consumo: il Covid frena erogazioni, ripresa dal 2021

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Nei primi mesi del 2020, a seguito del diffondersi della pandemia da Covid-19 calano le erogazioni di credito al consumo, specie per i finanziamenti finalizzati per auto/moto (-39%) e i prestiti personali (-32%).

Così emerge dalla 48esima edizione dell’Osservatorio sul Credito al Dettaglio realizzato da Assofin, CRIF e Prometeia secondo cui è più contenuto, invece, il calo per i finanziamenti finalizzati all’acquisto di elettrodomestici/elettronica e per i flussi veicolati dalle carte rateali/opzione anche per il maggiore ricorso, nel periodo di isolamento forzato, ai pagamenti digitali.

Le erogazioni più colpite

Tra le erogazioni più colpite oltre ai finanziamenti finalizzati all’acquisto di auto/moto (-39% circa nei primi quattro mesi del 2020), seguono gli altri finanziamenti finalizzati (appartenenti a settori quali arredo, elettronica ed elettrodomestici, energie rinnovabili), che dopo aver trainato il mercato del credito al consumo nel 2019 fanno registrare un calo del -28.5%.

All’interno di tale categoria soffrono di più i finanziamenti destinati all’arredamento, mentre hanno mostrato una maggiore resilienza quelli destinati all’acquisto di elettrodomestici/elettronica, grazie all’e-commerce e ai finanziamenti per prodotti informatici, di cui si sono dotate le famiglie per adeguarsi alle maggiori esigenze di digitalizzazione e i finanziamenti destinati agli acquisti di impianti “green” e di beni per l’efficientamento energetico della casa.

Nei primi due mesi del 2020 brillano invece le erogazioni di mutui immobiliari alle famiglie consumatrici, grazie a condizioni di mercato ancora favorevoli e alla convenienza del tasso fisso.
Ma successivamente il lockdown ha determinato, invece, una contrazione dei mutui di acquisto, a seguito dello stop delle compravendite di immobili residenziali.

Le previsioni per il 2020 e il successivo biennio presentate nell’ultima edizione dell’Osservatorio Assofin-CRIF-Prometeia indicano che, dopo le difficoltà del 2020 dovute agli impatti della pandemia, i flussi di credito alle famiglie riprenderanno a crescere nei successivi due anni, anche grazie alla ripresa del quadro economico che alimenterà la domanda e a condizioni ancora favorevoli di funding.