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Cospirazionisti messi a tacere da un comunicato sui siti jihadisti. “Il sangue di bin Laden sarà, con il volere del potente Allah, una maledizione che perseguiterà gli americani e i loro agenti e li inseguirà dentro e fuori il loro paese”.
Tutti ora aspettano la reazione di al Qaida. Stato di allerta già scattato a Washington. La rete terroristica non rimarrà con le mani in mano: ed è stato già fidduso un “travel alert”.
E’ successo sabato prima all’alba, ad opera di una cellula terrorista affiliata a Bin Laden e allenata in Iran. La strategia e’ usare le turbolenze e rivolte anti-regime in medio oriente allo scopo di creare artificialmente scarsita’ di greggio e far infiammare i prezzi petroliferi. La guerra e’ appena agli inizi.
Riunione d’emergenza Nato. Il colonnello esce dal bunker per pochi istanti. “Sconfiggeremo il nemico come abbiamo sconfitto il colonialismo italiano”. Frattini nella bufera dopo l’articolo tedesco: “L’Italia punta a un Gheddafi bis”.
Il ministro degli Affari esteri parla in particolare dell’impatto sulle imprese impegnate nel settore delle infrastrutture. Impatto “più duro” rispetto a quelle impegnate nell’energia. Ma Eni conferma: la fornitura di gas è sospesa.
Gli immensi guasti della religione. Il pastore evangelico Terry Jones, un bifolco di campagna del terzo mondo americano, dice: “Rinuncio all’iniziativa dopo aver saputo che nessuna moschea sarà costruita vicino Ground Zero”. Ma l’affermazione non trova conferma nella comunità islamica di New York. Telefonata del ministro della Difesa Usa Robert Gates. Per Obama e’ un’iniziativa “deleteria” che “aiutera’ Al Qaeda a reclutare seguaci”.
Nel 2009 (come sempre) la Cina si aggiudica il primato nella macabra classifica di Paese con il maggior numero di esecuzioni capitali, con l’88% del totale di 5.619. Lo annuncia “Nessuno tocchi Caino”. Seguono…
Religione & capitali: per il ministro turco Egemen Bagis gli islamici (quelli coi conti in Svizzera) sono già pronti a ritirare il loro denaro dalle casse elvetiche. Per metterlo dove? In quelle turche (figurarsi)
Dal prezzo dei CDS sul mercato si capisce che lo stress e’ molto forte ma non tale da provocare un’immediata crisi con rischi ad effetto domino. Nakheel chiede la sospensione dalle negoziazioni per tre bond islamici da $5.25 miliardi.
Il 4 novembre scorso, il giorno in cui Moody’s taglio’ il rating sui bond di Dubai, gli analisti della banca inglese videro “un’opportunita’ di guadagno”. Che geni: fu suggerito persino l’acquisto del bond di Nakheel, holding di Dubai World.