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Secondo le statistiche europee il 15,4% di quelli che erano disoccupati nell’Ue durante l’ultimo trimestre del 2015 hanno trovato lavoro nei primi tre mesi di quest’anno, lo comunica Eurostat aggiungendo che a fronte di questi 3 milioni di persone che sono riuscite a ritrovare un’occupazione ce ne sono ancora 13 milioni, il 65,7%, che è
A scendere tra gli inattivi specie coloro che non hanno cercato lavoro nelle ultime quattro settimane ma sono pronti immediatamente a lavorare.
ROMA (WSI) – Scende il tasso di disoccupazione in Italia. Lo rende noto l’Istat, precisando che nel 2015 il tasso di disoccupazione è sceso di 0,8 punti (dal 12,7% del 2014 all’11,9% del 2015). Si tratta del primo calo dopo sette anni di aumento ininterrotto, sulla scia della flessione significativa della stima dei disoccupati (-203.000, ovvero del
NEW YORK (WSI) – Crescono in Italia i cosiddetti “neet”, ovvero le persone tra i 15 e i 34 anni che non studiano, non lavorano e non ricevono formazione. Secondo l’Istat si è passati dal 20,9 per cento del 2005 al 27,3 per cento del 2015. Se si guardano i dati dei giovani tra i
In crescita di 0,7 punti percentuali rispetto al mese precedente.
il numero degli occupati è salito dello 0,3% soprattutto grazie ai dipendenti permanenti (+99mila) mentre è sceso il numero di quelli a termine (-28mila) e gli indipendenti sono rimasti sostanzialmente stabili.
Si tratta di una percentuale piĂą che doppia rispetto alla media in Unione europea, pari al 19,4%.
Il numero dei senza lavoro in calo per il terzo mese consecutivo. GiĂą anche giovanile, ma aumentano gli inattivi.
Il dato si riferisce a chi, preso dal pessimismo e dalla sfiducia, ha smesso di cercare lavoro nelle ultime 4 settimane. In tutto, compresi i disoccupati in senso stretto, si è di fronte a un esercito di 5 milioni 720 mila persone.