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Per la prima volta le posizioni corte sulle Borse Ue risultano come il trade più gettonato: in marzo l’Italia continua a essere il mercato meno appetibile.
La candidata alle primarie dei Democratici Elizabeth Warren ha proposto un piano che forzerà le società Faang a cedere le grosse acquisizioni del passato
Dazi Usa contro auto UE, Impeachment di Trump, un falco alla guida della Bce dopo Draghi: sono solo alcuni dei principali cigni grigi di mercato nel 2019.
Gli Stati Uniti hanno creato più posti del lavoro del previsto il primo mese dell’anno, ma ciononostante i mercati non sono del tutto convinti che sia il caso di continuare a comprare dopo un gennaio da record. La prova incredibilmente positiva di inizio anno ha consentito agli indici principali della Borsa Usa di cancellare in
Fed alla mercé dei mercati: sul breve tutto bene ma saranno problemi se l’economia Usa dovesse subire una frenata oppure un’accelerazione. Tech in ripresa.
Facebook ha convinto gli analisti con profitti record, Microsoft così così: utile meglio del previsto ma il fatturato è stato sotto tono.
I titoli mid cap rappresentano un investimento estramemente conveniente a questi livelli rispetto al resto del mercato Usa.
Molti investitori ci hanno visto male: calo big dell’hi-tech è stato superiore alla media, ma non nella stessa proporzione della precedente crescita boom.
Sperimentata rotazione di portafoglio mensile dall’azionario ai Bond più imponente della storia: particolarmente penalizzati energia e hi-tech.
Il titoli in calo di almeno il 20% dai massimi hanno superato il 50% del listino allargato S&P 500: c ci sono anche Facebook, Apple e Amazon: guarda la tabella