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Negoziati sempre più tesi tra Barnier (foto) e Barclay: se le cose rimangono così parlamento boccerà di nuovo il testo di accordo tra Londra e Bruxelles.
Londra deve trovare un modo per evitare un confine duro all’interno dell’isola senza coinvolgere il Regno Unito nelle regole commerciali dell’Ue.
Membro autorevole del partito della May, secondo quanto riferiscono varie fonti a Bloomberg, avrebbe sostenuto che le possibilitĂ di vittoria sono poche.
In caso di no deal, l’impatto sull’economia e sul commercio è disastroso secondo analisti e governo: ad aziende costerebbe 13 miliardi di sterline l’anno.
Ennesimo tentativo della premier britannica per evitare opzione no-deal. Ma le chance di successo sono ridotte.
L’accordo di ritiro sulla Brexit non è aperto per la rinegoziazione. Lo afferma l’Ue che ricorda quasi quotidianamente che non è possibile apportare modifiche legalmente vincolanti al backstop. Il rischio di un no-deal è in aumento.
A sole sei settimane al divorzio con l’UE Parlamento respinge mozione per permettere al governo di rinegoziare l’accordo. Ora May dovrĂ cambiare tattica.
Nel caso di un hard brexit, se economicamente sarĂ un disastro per il Regno Unito nel suo complesso, ci sono ancora maggiori rischi per l’Irlanda del Nord.
Sul Forex la sterlina scivola ai minimi di due settimane in vista della riunione della Banca d’Inghilterra: mercati innnervositi da stallo sulla Brexit.
Secondo fonti Ue la strategia del partito Conservatore per strappare un accordo su Brexit ridefinito, non ha possibilitĂ di essere presa seriamente.