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Dopo stop al voto sull’accordo negoziato con Bruxelles, premier chiederĂ un rinvio del divorzio. Mettendo a rischio l’esistenza del partito dei Tories.
Saltano ancora i piani della premier May, dopo il no al voto di ieri della Camera dei Comuni.
Citando una regola del 1604, John Bercow ha fatto sapere che il governo non può sottomettere all’aula un testo che è giĂ stato bocciato. Sterlina in calo.
Portavoce premier conferma che governo sta cercando la spalla degli unionisti nordirlandesi e dei ribelli tories in vista dell’appuntamento di fuoco.
Strada in salita per il divorzio tra Londra e Bruxelles in vista della terza votazione sull’accordo stretto con l’Unione europea mercoledì.
Borse positive. Tensione per Moody’s: l’outlook sul credito italiano è stabile dopo la bocciatura del rating a Baa3, a un gradino dal livello spazzatura.
Emendamento su secondo referendum sulla Brexit è stato bocciato dalla stragrande maggioranza: mercati non scontano no deal che resta soluzione di default.
Per Michel Barnier estendere la scadenza della Brexit non avrebbe senso, visto che l’Europa e il governo britannico hanno già negoziato un accordo
Rimosso rischio legato a no deal, sterlina dovrebbe rafforzarsi nel medio termine: con slittamento Brexit si aprono scenari elezioni o secondo referendum.
I mercati non prezzano tale eventualitĂ negativa e sperano a questo punto in uno slittamento della Brexit che aprirebbe le porte a un nuovo referendum.