Economia

Stellantis, cosa produrrà la gigafactory di Termoli

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Dopo Tesla che ha inaugurato la sua prima gigafactory nel cuore dell’Europa in Germania, ora è Stellantis che punta sull’Italia.  Il presidente della Regione Molise Donato Toma ha annunciato la firma che dovrebbe essere formalizzata nelle prossime ore per la realizzazione di una maxi fabbrica di batterie a Termoli  di proprietà di Fca Italy (Gruppo Stellantis).

Come rende noto Automotive Cells Company (Acc) è stato siglato l’accordo con Mercedes-Benz, nuovo azionista paritario, con Stellantis e TotalEnergies/Saft per progettare il terzo stabilimento di batterie per le auto elettriche a Termoli (Campobasso). Mercedes-Benz fornirà tecnologia e know-how di produzione ad Acc. I tre partners si impegnano ad aumentare la capacità industriale di Acc ad almeno 120 GWh entro il 2030. Per allora, i suoi impianti francesi (Billy-Berclau/Douvrin) e tedeschi (Kaiserslautern) saranno in grado di produrre ciascuno almeno 40 GWh all’anno rispetto ai 24 GWh inizialmente previsti.

Stellantis, la gigafactory di Termoli

La fabbrica di batterie di Termoli quindi sarà realizzata da Automotive Cells Company, joint-venture fra il costruttore, la francese Total e Mercedes-Benz. L’investimento dovrebbe attestarsi a 2,5 miliardi di euro, mentre il governo è pronto a mettere sul piatto un contributo di 370 milioni. L’impianto molisano si aggiungerà alle altre gigafactory che Acc sta costruendo in Francia, Germania e negli Stati Uniti. Per la realizzazione della gigafactory di Termoli il 21 marzo era stato firmato un memorandum d’intesa tra Acc e le autorità italiane per formalizzare la volontà degli azionisti di investire in Italia e quella delle autorità italiane di sostenere tale investimento.

Il Piano di sviluppo prevede la creazione di tre moduli di produzione principali, ciascuno con una capacità nominale annua fino a 8 GWh, per un totale fino a 24GWh, come pure la realizzazione di due progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentali concernenti specifiche tematiche legate alle future evoluzioni delle batterie e delle tecnologie produttive.

Per l’attuazione, il coordinamento e il monitoraggio degli interventi è istituito un Comitato tecnico composto da cinque membri, di cui due in rappresentanza del Ministero dello sviluppo economico e uno ciascuno in rappresentanza della Regione Molise, dell’Agenzia e della ACC.

 “Siamo grati a tutte le persone c involte in questo investimento che assicurerà il futuro della grande comunità di Termoli. Trasformare l’impianto esistente per contribuire nella creazione di un futuro più sostenibile posiziona Acc come leader europeo nella produzione di batterie e riafferma, grazie alla collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico, il ruolo dell’Italia nel sostenere la trasformazione di Stellantis in un’azienda di tecnologie dedicate alla mobilità sostenibile.”

Questo il commento di Carlos Tavares, ceo di Stellantis. Nell’ambito del piano strategico Dare Forward 2030, Stellantis ha annunciato piani per realizzare globalmente vendite di veicoli elettrici a batteria (Bev) per cinque milioni di unità nel 2030, raggiungendo con i Bev il 100% del mix di vendite di autovetture in Europa e il 50% di autovetture e veicoli commerciali leggeri negli Stati Uniti. Stellantis ha inoltre aumentato la capacità pianificata di batterie da 140 GWh a circa 400 GWh, grazie al supporto di cinque gigafactory e di contratti di fornitura aggiuntivi.

Anche i sindacati plaudono alla firma dell’accordo. I sindacalisti della Uilm parlano di un passo fondamentale, una notizia importantissima e non solo per Termoli, un investimento che assicurerà il futuro della comunità.

“Si tratta di una notizia importantissima non solo per i lavoratori di Termoli, ma per tutto il settore italiano dell’auto (…) Confidiamo di poter conoscere presto i particolari dell’investimento e quindi di poter avviare un confronto sindacale costruttivo, che per noi avrà naturalmente l’obiettivo di affrontare gli eventuali problemi e tutelare al meglio i lavoratori coinvolti …. La costruzione della gigafactory a Termoli rappresenta un passo fondamentale nell’adeguamento della catena produttiva italiana verso quel processo di elettrificazione che l’Unione europea sta imponendo con le sue normative. Inoltre dimostra la volontà di Stellantis di continuare a investire nel nostro Paese e la sua attenzione per le problematiche occupazionali, poiché a Termoli è presente una grande fabbrica di motori che per sua stessa natura in prospettiva necessita di una riconversione. Infine il fatto che sull’investimento sia stato raggiunto un accordo col Governo attesta un rinnovato interesse istituzionale, da noi più volte sollecitato, per il comparto automotive”.