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Spread Btp-Bund, osservato speciale. Tre scenari possibili

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Il recente aumento dello spread tra BTP e Bund e, un aumento sostanziale della sua volatilità, stanno preoccupando non poco il mercato. Dopo essere sceso sotto i 130 punti in ottobre, in meno di tre settimane il differenziale tra i due decennali si è riavvicinato a 180 bps segnalando un maggiore rischio politico e un incremento dei timori sul sistema paese, prima di assestarsi tra 150 e 160.

Dietro la nuova impennata, secondo gli analisti di Marzotto investment house, ci sarebbero due fattori legati tra loro: una pesante sconfitta dei partiti attualmente al governo nelle elezioni regionali in Umbria e la litigiosità tra i due partiti di governo sulla manovra. A tutto questo si è è unita la questione Ilva, che se non risolta correttamente porterebbe il paese in recessione.

Quali sono le stime per il futuro? Tre scenari possibili

Per gli esperti di Marzotto, “lo spread tra BTP e Bund potrebbe continuare a restringersi, anche se la polemica in Germania sui tassi negativi ci fa ipotizzare che i minimi di rendimento toccati recentemente dal nostro decennale non saranno facilmente oltrepassabili”, hanno scritto in una nota delineando tre scenari possibili, uno ottimistico, uno moderatamente positivo, uno negativo.

Scenario ottimistico. In questo scenario lo spread stringe sensibilmente, rompendo il livello di 100 che era stato toccato nel 2015 e nel 2016. Quali driver per questo scenario? Tra le variabili che potrebbero generare ottimismo includiamo un’azione di governo molto efficace (recupero di inefficienze e crescita), l’area politica di opposizione che abbandona ufficialmente la retorica anti-euro, una maggiore apertura dell’Europa sui temi principali.

Scenario moderatamente ottimistico/neutro. In questo scenario lo spread tenderebbe a stabilizzarsi tornando sui minimi di periodo, possibilmente anche sotto. 120-130 è quindi un range ragionevolmente raggiungibile. Basterebbe che l’attuale governo durasse qualche qualche trimestre riducendo le aree di litigiosità.

Scenario negativo. Per questo scenario in cui la risalita dello spread dipenderebbe dall’intensità degli eventi che il mercato reputa negativi, è difficile fare previsioni puntuali. Eventuali drivers potrebbero essere la caduta del governo, nuove elezioni e una rinnovata retorica anti-euro da parte dell’attuale opposizione.

Sul fronte politico, gli esperti ritengono comunque abbastanza probabile che l’attuale governo possa durare almeno qualche trimestre, se non addirittura l’intera legislatura.

Possibili scenari per l’azionario italiano

Uno scenario positivo è messo in conto anche per l’azionario italiano che “rimane mediamente sottovalutato rispetto agli altri principali mercati industrializzati” dicono gli analisti.

 “Qualora l’attuale governo dovesse rimanere e in assenza di eventi macro particolarmente negativi, riteniamo ci sia spazio per un ulteriore apprezzamento nei prossimi mesi, soprattutto per le società a piccola e media capitalizzazione”.