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Roma dovrebbe vendere oro? Bankitalia non ci sta

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ROMA (WSI) – Le riserve d’oro sono un asset chiave per difendere l’indipendenza delle banche centrali, perché non comportano i rischi delle controparti. Lo ha dichiarato un alto responsabile della Banca d’Italia durante una conferenza stampa, mettendo a tacere i rumor circa la vendita di una parte degli averi di via Nazionale per allontanare la crisi.

Gli italiani, da parte loro, vorrebbero fosse utilizzato per garantire i Btp e contrastare il rischio di un aumento dei tassi di interesse di un deja vu della crisi di fiducia del 2011.

La crisi dell’Eurozona ha generato speculazioni secondo le quali le banche centrali potrebbero essere spinte a vendere una parte delle loro enormi riserve d’oro con l’obiettivo di sostenere l’economia interna. La Banca d’Italia detiene un ammontare di riserve d’oro enorme, il quarto al mondo.

La regolamentazione in materia vieta l’utlizzo delle riserve d’oro a questi fini, ma l’inquietudine è salita in seguito a un documento della Commissione Europea in aprile, affermando che Cipro studiava un’operazione simile, che avrebbe portato a un guadagno di circa 400 milioni di euro risultante dalla vendita dell’oro in eccesso.

Durante la conferenza annuale della London Bullion Market Association, Salvatore Rossi, direttore generale della Banca d’Italia, ha dichiarato che l’oro ha una funzione specifica nelle riserve delle banche centrali.

“Non possiede solo la caratteristica essenziale di permettere la diversificazione, nei mercati finanziari ampiamente globalizzati, ma è anche unico tra gli asset a disposizione, per il semplice fatto che non è emesso dai governi o da una banca centrale, il che significa che il suo valore non può essere influenzato dalle decisione politiche o dall’insolvenza di un istituto o di un altro”.

Queste caratteristiche, unite a fattori storici e psicologici, sottolineano l’importanza dell’oro come componente delle riserve delle banche centrali. L’oro consente alle banche centrali di agire come garante di ultima istanza della stabilità finanziaria mondiale”.

L’Italia possiede 2.451,8 tonnellate di riserve d’oro. Una piccola maggioranza degli italiani interpellati dal World Gold Council in marzo hanno espresso l’opinione secondo la quale il Governo dovrebbe utilizzare i suoi averi in oro per contrastare i rialzi del costo del denaro, senza pero’ vendere i lingotti.

In passato l’Italia ha già utilizzato il suo oro, per garantire le obbligazioni nel 1974.