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Quanto Stato possiamo sopportare, segui il webinar di Arca Fondi SGR e Adam Smith Society

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Un altro evento da non perdere per chi ha a cuore le sorti dell’economia e della finanza italiana. Giovedì 25 febbraio dalle ore 17.30 – 19.00 si terrà in diretta streaming il webinar dal titolo “Quanto Stato possiamo sopportare?” organizzato da Arca Fondi SGR in collaborazione con The Adam Smith Society per capire come potrà evolvere l’economia italiana nel post-pandemia.

L’evento vedrà la partecipazione di:

Marco Buti – Capo dello staff, Commissario Paolo Gentiloni, Commissione Europea
Alessandro De Nicola – Presidente, The Adam Smith Society
Federico Fubini – Vice Direttore, Corriere della Sera
Alberto Mingardi – Direttore Generale, Istituto Bruno Leoni
Ugo Loeser – Amministratore Delegato, Arca Fondi SGR

Per partecipare all’evento è necessario iscriversi al seguente link

Il nuovo appuntamento si inserisce in un ciclo di eventi di grande approfondimento che Arca Fondi SGR organizza con frequenza per i risparmiatori e gli investitori italiani. Questa attività si è intensificata a seguito dell’emergenza Covid, basti pensare che nel corso del 2020 ha realizzato più di 200 webinar tra eventi riservati e aperti al pubblico, sempre con ospiti di prestigio per approfondire le tematiche del mondo e delineare gli scenari del futuro. Tutto questo affinché la relazione tra consulente/banca e cliente sia sempre attiva.

Alla ricerca di una visione di lungo periodo

Per l’economia italiana non è un bel momento. Secondo quanto rilevato dall’Istat la crisi provocata dal coronavirus ha visto crollare la produzione industriale del 11,4% nel 2020 e alcuni dossier aperti da tempo e ritenuti strategici come Alitalia o l’ex Ilva di Taranto sono ancora in attesa di una soluzione.
Nel frattempo, il governo ha avviato una serie di aiuti e ristori a quelle aziende che più di altre hanno risentito dell’emergenza sanitaria, dalla cassa integrazione al blocco dei licenziamenti, facendo però lievitare il debito pubblico a livelli record.

L’arrivo di Mario Draghi a Palazzo Chigi potrebbe aiutare a risolvere alcuni di questi temi e ad impostare una politica industriale per riportare la crescita economica dell’Italia sui livelli in linea con quelli degli altri Paesi europei grazie anche ad un adeguato utilizzo delle risorse messe a disposizione dalla Commissione europea con il Recovery fund. Ma non solo, nei piani di Draghi ci sono anche le riforme della pubblica amministrazione, del fisco e della giustizia civile.
È proprio sull’uso sapiente delle risorse finanziarie erogate dell’Europa si gioca il futuro dell’economia italiana. Le strade da percorrere nell’immediato per il rilancio sono quelle della digitalizzazione e della sostenibilità.

“La globalizzazione non rallenterà e temi come la tecnologia e la demografia diventeranno sempre più centrali nel dibattito sul trasferimento di reddito tra Paesi. Il ruolo dello Stato sarà fondamentale per cercare di attenuare le tensioni sociali che si verranno a creare; l’importante sarà non bloccarle perché altrimenti inevitabilmente si sfocerebbe nel populismo estremo” ha chiarito Ugo Loeser – Amministratore Delegato, Arca Fondi SGR.

Sullo sfondo rimane però la necessità per il governo di mettere a punto una strategia industriale di lungo periodo e definire quali sono gli asset strategici sui cui puntare per rilanciare l’economia italiana.

Basti pensare che negli ultimi anni pezzi importanti dell’industria sono finiti sotto il controllo di grandi gruppi industriali internazionali e per evitare ulteriori fughe all’estero nel 2020 il governo ha introdotto una golden power, in grado di contenere e bloccare eventuali ingerenze straniere nel nostro tessuto economico. La pandemia ha indebolito notevolmente il tessuto economico e le prede che potrebbero finir in mano straniera sono molte.