Economia

Pensioni, il calendario dei pagamenti di marzo con assegni più pesanti

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Anche per il mese di marzo, ultimo mese dell’emergenza COVID 19, le pensioni verranno pagate in anticipo.  Lo ha confermato Poste Italiane, spiegando che i  titolari di un Conto BancoPosta, di un Libretto di Risparmio o di una Postepay Evolution, saranno accreditate in anticipo il 23 febbraio. Un meccanismo, in vigore da oltre un anno, che prende le mosse dalla necessità di ridurre code e gli assembramenti negli uffici postali.

Per i possessori di una carta Postamat, una Carta Libretto o una Postepay Evolution, si può prelevare in contanti da oltre 7000 Postamat, senza recarsi allo sportello. Se, invece, si decide di ritirare la pensione in contanti in ufficio postale, sarà necessario presentarsi agli sportelli secondo la seguente ripartizione di cognomi:

  •  dalla A alla B mercoledì 23 febbraio
  • dalla C alla D giovedì 24 febbraio
  • dalla E alla K venerdì 25 febbraio
  • dalla L alla O sabato 26 febbraio
  • dalla P alla R lunedì 28 febbraio
  • dalla S alla Z martedì 1° marzo

Prosegue infatti l’impegno di Poste Italiane nell’assicurare l’erogazione dei propri servizi nel rispetto delle disposizioni Covid, a tutela dei pensionati e dei dipendenti.

Perché le pensioni di marzo saranno più alte

La pensione di marzo è particolarmente attesa dagli italiani perché sarà più pesante: scatta infatti l’aumento dell’importo dell’assegno pensionistico grazie alla perequazione, ovvero la rivalutazione annuale degli importi dei trattamenti pensionistici per adeguarli al costo della vita.

In particolare, l’importo delle pensioni sarà adeguato alla percentuale di variazione fissata all’1,7 per cento da parte del Tesoro. Un adeguamento che andrà a cambiare le cifre bloccate all’1,6 per cento che lo stesso Tesoro aveva rilevato lo scorso autunno.. Per essere più chiari: i primi due mesi dell’anno hanno importi basati sull’indice all’1,6 per cento, da marzo in poi invece entra in scena la maggiorazione all’1,7 per cento.

Pensioni: pagamento a domicilio, chi ne ha diritto

Con il perdurare dello stato di emergenza continua anche il pagamento a domicilio. Si tratta di un servizio previsto per gli over 75 grazie alla convenzione tra Poste Italiane e Arma dei carabinieri di inizio emergenza. I cittadini che ricevono la pensione in contanti, e che abbiano un’età pari o superiore a 75 anni, possono averla direttamente a casa delegando al ritiro i carabinieri attraverso apposita richiesta da inoltrare a Poste Italiane.

Green pass base per accedere agli uffici postali

Per l’accesso agli uffici postali, Poste Italiane ricorda l’invito ad indossare la mascherina protettiva, ad entrare in ufficio solo all’uscita dei clienti precedenti, a tenere la distanza di almeno un metro, sia in attesa all’esterno degli uffici che nelle sale aperte al pubblico.

C’è un’altra grande novità: dall’1 febbraio sia per entrare in Posta che in banca, così come in qualunque altro ufficio pubblico, è obbligatorio possedere ed esibire il green pass. È sufficiente quello pass base, quello che si ottiene con un tampone fatto nelle 48 ore precedenti se rapido, o nelle 72 ore precedenti se molecolare.