Economia

Banche e risparmio tradito, Padoan: “responsabili vengano sanzionati”

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Risparmio tradito: si trovino i responsabili della perdita di fiducia nei confronti delle banche italiane. L’appello arriva da Pier Carlo Padoan, nel corso di una audizione nelle commissioni Finanze di Camera e Senato:

“Il ruolo dello Stato di fronte a situazioni di crisi bancaria è molteplice: deve punire i responsabili della cattiva gestione e tutelare il contribuente“. Il ministro del Tesoro ribadisce come “un fattore essenziale per un buon funzionamento del sistema bancario” sia “la fiducia“, “un bene pubblico caratterizzato da un’asimmetria: è molto facile distruggerla, è molto difficile ricostruirla”. A tal proposito,  “per alcune banche la crisi ha messo a nudo non solo problemi nel modello di business ma anche gestioni da parte di amministratori e manager che possono aver violato norme deontologiche e penali. Per tutti questi casi il governo auspica che la giustizia faccia rapidamente il proprio corso e che tutti coloro che hanno provocato danni alla territori collettività, ai creditori in generale, vengano sanzionati“.

Banche: in alcuni casi comportamenti illeciti

“In alcuni casi le banche hanno venduto strumenti e prodotti finanziari a risparmiatori che per il loro profilo non avrebbero dovuto assumere i rischi legati a quei prodotti. In altri casi ci sono state forzature nei confronti della clientela. Si tratta di comportamenti impropri e in alcuni casi illeciti. Questi episodi hanno avuto luogo anche perché i clienti non sono stati in grado di capire il grado di rischio che si assumevano.”

Detto questo, Padoan ha anche affermato come sia importante inaugurare nel paese un percorso di educazione finanziaria.

“La responsabilità è delle istituzioni che in questi anni hanno molto discusso ma non hanno trovato il tempo di avviare un serio programma di educazione finanziaria. Insomma, è fondamentale a questo punto avviare un “programma di educazione finanziaria con respiro plueriennale. In Parlamento è stata avanzata una proposta di legge (..) benvenuta perché è urgente incardinare azioni per un persorso di lungo termine e assegnare anche risorse adeguate”.

Padoan: senza aiuti Stato liquidazioni, con conseguenze gravissime

Padoan ha difeso strenuamente la decisione del governo di lanciare uno scudo per le banche. Anche perchè, in caso contrario, ci sarebbero state liquidazioni che avrebbero avuto “conseguenze gravissime sui risparmiatori, sulle imprese affidate sui lavoratori e sulla fiducia”. E’ dunque “necessario intervenire per poche banche che hanno evidenziato criticità”.

Nel sottolineare la natura straordinaria degli aiuti, il ministro ha voluto precisare:

I venti miliardi sono un’operazione one off e speriamo non servano tutti“.

Sempre in merito al decreto banche, al vaglio della Commissione Finanze del Senato, Padoan ha sottolineato che “le misure introdotte arricchiscono ulteriormente la cassetta degli attrezzi a disposizione”, introducendo strumenti che “arricchiscono la capacità dell’azione di governo di far fronte ai fallimenti del mercato”.

Insomma:

“Occorre promuovere sistemi finanziari e bancari solidi, efficienti e in grado di fornire il finanziamento per la crescita che serve all’Italia e all’Europa”. Anche perchè “una economia solida e in espansione è la migliore garanzia della tutela del risparmio di un paese“.

Ribadita la funzione del settore bancario nella società:

Si è a volte gettato discredito sul settore bancario, alimentando una percezione negativa in Italia e all’estero sbagliata e non motivata. Ritengo che si tratti di un atteggiamento dannoso, che mette a rischio la funzionalità e la credibilità di un settore vitale per l’economia, la crescita e il lavoro“.

Padoan su MPS

Sul caso MPS, Padoan ha tenuto a precisare che “il management della banca, “che pure ha manifestato la disponibilità a rimettere il proprio mandato, gode della fiducia del governo” e che “dal momento dell’effettiva entrata dello Stato nel capitale della banca, si procederà alla nomina di un nuovo Consiglio di amministrazione”.

Spiegato il ruolo che lo Stato avrà nel destino dell’istituto.

Al momento, “le condizioni della banca consentono di intervenire tempestivamente con una ricapitalizzazione precauzionale che permetterà un suo risanamento definitivo”. Tuttavia, il ministro ha posto l’accento sulla natura temporanea degli aiuti di Stato. “La ricapitalizzazione precauzionale è per definizione temporanea. La banca risanata tornerà al mercato”.

Padoan ha voluto lanciare un messaggio di speranza sul futuro delle banche italiane.

“Ci sono alcuni punti importanti: UniCredit sta per lanciare oggi un aumento di capitale importante; Ubi si è dimostrata disponibile ad acquisire 3 delle 4 banche regionali, Banca popolare di Milano e Banco popolare hanno completato un’importante aggregazione e ci sarà la ricapitalizzazione precauzionale di Mps”. A ciò bisogna aggiungere il “continuo buon andamento di altre banche, a cominciare da Banca Intesa, che danno un segnale importante”: ovvero che il sistema bancario italiano sta voltando pagina“.