Wall Street: terzo giorno di fila in calo, tra Fed e rischio shutdown
Per il secondo giorno di fila, ieri Wall Street ha chiuso ieri in forte calo. Ancora impegnati a digerire toni poco “dovish” usati mercoledì dal governatore della Federal Reserve, gli investitori hanno reagito male al rischio crescente di uno shutdown, che potrebbe scattare alla mezzanotte odierna di Washington.
Il DJIA ha ceduto 464,06 punti, l’1,99%, a quota 22.859,60 ma a un certo punto era sceso del 3%. L’S&P 500 ha perso 39,54 punti, l’1,58%, a quota 2.467,42. Il Nasdaq Composite ha lasciato sul terreno 108,42 punti, l’1,63%, a quota 6.528,41.
Breaking news
L’apertura positiva di Wall Street è stata guidata dai buoni risultati delle trimestrali odierne. La borsa americana mostra segni di ripresa dopo un periodo di calo, mentre gli investitori restano in attesa delle mosse di Israele in risposta all’attacco dell’Iran. Le performance di aziende come UnitedHealth e Morgan Stanley sono state al centro dell’attenzione, con alcuni titoli che hanno superato le aspettative.
Sviluppo strategico focalizzato sul rafforzamento commerciale e sul modello di Wealth Management in open architecture sempre più sartoriale, tra consulenza evoluta, gestioni patrimoniali tailor-made e soluzioni innovative a supporto dell’economia reale attraverso la consolidata partnership con Anthilia.
Il presidente di Stellantis, John Elkann, ha annunciato durante l’assemblea annuale degli azionisti a Amsterdam che l’azienda, sotto la guida di Carlos Tavares, mira a mantenere una posizione di leader nel settore della mobilità, grazie all’innovazione e a una cultura competitiva condivisa. Elkann ha inoltre menzionato un anno record per il 2023 e l’attesa per un buon 2024, anno in cui Stellantis celebrerà anniversari significativi per Fiat e Opel.
Johnson & Johnson ha segnalato una crescita significativa nel primo trimestre del 2024, con un aumento delle vendite e dell’utile netto, superando le aspettative degli analisti e rafforzando la sua posizione nel settore farmaceutico.