Ubi Banca presenta il Piano industriale 2022. Massiah: “Basi solide”
Il Piano Industriale 2022 parte da basi solide, costruite con la partecipazione e l’impegno di tutte le Persone di UBI. I risultati del 2019 infatti sono stati decisamente positivi. Le misure prese in corso d’anno hanno consentito il raggiungimento di un ratio di crediti deteriorati lordi del 7,8% (6,9% proforma), prossimo ai migliori del sistema. La Banca presenta a fine 2019 una struttura di bilancio equilibrata, forte liquidità, e livelli di capitale in crescita.
Così Victor Massiah, Chief Executive Officer di Ubi Banca commentando il Piano industriale 2022 del gruppo. Nel dettaglio Ubi si attende un ttile netto 2022 a 665 milioni grazie alla resilienza dei proventi operativi (CAGR +0,3%) in uno scenario conservativo di tassi negativi e di crescita bassa, al controllo degli oneri operativi (CAGR -1,9% includendo tra l’altro gli impatti del nuovo CCNL e significativi investimenti in tecnologia) e a un costo del credito a 46 bps, ottenuto con un ratio di crediti deteriorati lordi al 5,2% In uno scenario di tassi di mercato a 0% (quindi non positivi), utile netto aggiuntivo di oltre 100 milioni al 2022, con un ROTE del 9,5%
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