Ftse Mib parte bene sotto spinta Saipem e Unicredit
Primi scorci di seduta incerti per Piazza Affari. Il Ftse Mib, reduce dalla seduta debole della vigilia, dopo un avvio in calo con un minimo a 24.831 punti si è subito ripresa e alle 9:12 segna +0,20% a 25.011 punti. Il mercato guarda alle ultime funzionari della Federal Reserve, che riaccendono i timori di un rapido inasprimento della politica monetaria negli Stati Uniti. Il governatore della Fed Lael Brainard, considerato una colomba, ieri ha affermato di aspettarsi che la banca centrale americana torni a una politica monetaria “più neutrale” entro la fine di quest’anno con una combinazione di aumenti dei tassi e un rapido taglio del suo bilancio. Parole che hanno spinto i tassi dei Treasuries Usa decennali al nuovo record dal maggio del 2019. Attesi per stasera i verbali della riunione di marzo della Fed.
Indicazioni deboli anche dal fronte macro con la nuova ondata dell’epidemia di Covid-19 in Cina che ha provocato un calo dell’indice Pmi Caixin sui servizi a 42 a marzo contro i 50,2 di febbraio.
Tra le blue chip di Piazza Affari in rialzo Saipem (+1,94%) e Unicredit (+1,72%). Tra i segni meno spicca invece Terna (-1,4%), reduce dai massimi storici toccati alla vigilia. In rialzo Enel (+0,82%) che si porta in area 6,28 euro.
Breaking news
Piazza Affari poco mossa in una seduta scarna di appuntamenti. Nella prossima settimana, focus sugli indici Pmi, i verbali Fed e conti Nvidia
Le azioni di GameStop hanno subito un crollo per il terzo giorno dopo l’annuncio della possibile vendita di 45 milioni di azioni
La Bce sarebbe favorevole all’unione tra BBVA e Banco de Sabadell. Questo potrebbe facilitare le approvazioni necessarie per l’accordo
Partenza poco mossa a Piazza Affari, con il Ftse Mib sostanzialmente invariato. Denaro su Saipem dopo un contratto da $850 milioni