Caro vacanze: oltre 4 milioni gli italiani che vogliono stipulare una polizza viaggio
Sono circa 4,7 milioni gli italiani che quest’anno non si concederanno una vacanza a causa del rincaro dei beni, mentre circa 3,7 milioni, pur di non rinunciare al viaggio, hanno scelto di ridimensionarlo. Così emerge da un’indagine commissionata da Facile.it a EMG Different, secondo cui oltre a coloro che, come detto, non partiranno per il rincaro dei prezzi registrato negli ultimi mesi, quasi il 6,1% di coloro che rimarranno a casa ha detto che lo farà per paura di contrarre il Covid durante le ferie e il 2,8% per il timore di trovarsi bloccato da un nuovo lockdown. Sommando queste e le altre diverse ragioni indicate dal campione intervistato come motivo principale per non fare le valigie, saranno complessivamente, circa 11,9 milioni gli italiani che rinunceranno alle ferie.
Polizze viaggio in crescita
Guardando agli italiani che quest’anno si concederanno un viaggio (in totale 17,4 milioni di individui) emerge che, in media, le vacanze dureranno 14 giorni. I mesi preferiti per partire sono agosto (49%) e luglio (42,4%) anche se 1 rispondente su 4 godrà di almeno una parte delle ferie già a giugno (25,6%).
Sebbene il Bel Paese resti la meta preferita dai nostri connazionali, con la fine delle restrizioni Covid molti torneranno a spostarsi all’estero; secondo l’indagine il 17,7% dei rispondenti, pari a circa 3,1 milioni di individui, quest’anno trascorrerà le ferie fuori dai confini nazionali.
Tuttavia dall’indagine emerge anche un altro importante aspetto ossia che circa 4,1 milioni di italiani, anziché rinunciare a partire stanno valutando di sottoscrivere, o lo hanno già fatto, una polizza assicurativa. Tra questi, il 62,6% ha dichiarato di volersi tutelare in caso di cancellazione della vacanza per malattia, Covid incluso, o (30,6%) a causa di un nuovo lockdown (sebbene questa casistica rimanga attualmente scoperta dalle polizze viaggio). Tanti, circa 1,1 milioni, anche i viaggiatori interessati ad una polizza che li tuteli in caso di quarantena forzata nel luogo di destinazione.
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