Borse asiatiche terminano la seduta poco mosse
La nuova chiusura a livelli record dello S&P 500 e del Nasdaq non bastano a sostenere il sentiment degli investitori in Asia. I principali listini dell’area sono in ribasso o poco mossi, dopo la sessione di Wall Street della vigilia che si è conclusa comunque in modo contrastato. L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso piatta, in ribasso dello 0,03% a 23.290, 86; borsa Shanghai in flessione dell’1%; Hong Kong piatta con -0,07%; Sidney -0,82%, Seoul +0,10%. Ieri diversi listini erano stati sostenuti dalla notizia relativa al colloquio telefonico intrattenuto dal vicepremier cinese Liu He con il rappresentante del commercio Usa Robert Lighthizer e il segretario al Tesoro americano Steven Mnuchin, per rendere operativo l’accordo commerciale sulla Fase 1 siglato tra i rispettivi paesi lo scorso 15 gennaio.
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Luigi Ferraris, amministratore delegato di Fs, ha rivelato una significativa crescita nei ricavi e negli investimenti dell’azienda, superando anche i record del 2023. Nonostante il successo, alcune sfide persistono nel settore delle merci a causa di problemi doganali e lavori in corso in Germania.
La banca centrale della Svezia ha annunciato una riduzione del tasso di interesse di base, la prima in otto anni, con potenziali ulteriori tagli previsti per la seconda metà del 2024.
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