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Mercati: valute emergenti, Btp e Atlantia sotto tiro, cresce la volatilità

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Dopo la chiusura poco variata di Wall Street che ha perso slancio nel finale, in Asia le Borse sono poco mosse, in un clima di stabilità valutaria successivo alle ultime mosse dell’amministrazione Usa in tema di politica commerciale.

Il sentiment è in generale positivo con le vendite che si concentrano nelle valute dei mercati emergenti nel giorno del Pil trimestrale francese (+1,7% come da attese), unico dato di rilievo europeo di oggi, e del Pil Usa nel pomeriggio (certificata variazione del +4,2%, più delle stime, nel secondo trimestre). Tuttavia si segnala un ritorno della volatilità e un rialzo dei rendimenti dei Btp e dei Treasuries Usa, che si muovono sempre meno all’unisono rispetto ai listini azionari Usa.

Sempre sul fronte macro in Usa, oltre al Pil trimestrale, saranno pubblicate le richieste di mutui, i consumi personali e le vendite di abitazioni che tradiscono, secondo le stime recenti, un lieve rallentamento del ciclo economico. Positive le Borse di Tokyo (+0,15%), Taiwan (+1%), Seul (+0,25%) e Sidney (+0,75%), favorita dall’aumento delle quotazioni dei metalli in un contesto volatile per il dollaro, che sul Forex tenta di rimbalzare. L’euro scambia in calo a 1,1672 dollari.

Poco mossa la Borsa di Hong Kong (+0,04%), sottotono invece Shanghai (-0,48%), debole Seul (-0,03%). In luce il comparto estrattivo-minerario con la giapponese Mitsui Mining (+2,51%) e le australiane Boral (+9,97%) e Bhp (+1,2%). Bene Sony (+1,93%) e Konica-Minolta (+2,07%), contrastati gli automobilistici Mazda (-0,42%) e Toyota (+0,63%). Tra i metalli, oro in rialzo sopra i 1.203 dollari l’oncia.

A Milano continua il momento no di Atlantia, per via dell’incertezza venutasi a creare dopo il crollo del Ponte di Morandi.