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Mercati: Sell in May and go away. Quanto è attendibile quest’anno?

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Un inizio anno da incorniciare per i principali indici azionari con il FTSE Mib che segna una variazione del 9,7%, al 13% invece l’Eurostoxx50 ma anche l’S&P 500 viaggia sull’acceleratore segnando da inizio 2021 un +11,3%. Alla vigilia del mese di maggio gli investitori si interrogano se è ancora valido il vecchio adagio Sell in May and go away, secondo il quale è preferibile vendere a maggio e stare buoni buoni in liquidità per i mesi estivi, ritornano sui mercati in autunno. Ma è ancora valido?

Sell in May and go away: la stagionalità di maggio

Guardando all’indice S&P500, con l’avvento del mese di maggio potrebbe verificarsi l’antico proverbio “Sell in May and go away!”?  Così si chiede l’analista di eToro secondo cui, considerando gli ultimi 20 anni dell’S&P500, in 11 occorrenze l’indice ha chiuso il mese di maggio in rialzo, favorendo quindi la percezione che anche maggio resti nel complesso un mese positivo per l’indice. Tuttavia, l’osservazione dei dati ci fa rilevare che gli anni 2010 e 2012 sono stati decisamente negativi, mentre il 2020 è stato il migliore degli ultimi 20 anni.

Nel complesso, se valutato sugli ultimi 20 anni il mese di maggio resta solo marginalmente positivo. Se invece restringiamo il campo di osservazione agli ultimi dieci anni, che quindi comprendono anche il 2010 ed il 2012, il bilancio diventa nel complesso negativo, con la sola eccezione già osservata a maggio 2020, che in ogni caso non compensa la generale debolezza che si è osservato su questo mese negli ultimi dieci anni. Se infatti cumuliamo la performance dei mesi di maggio nel periodo 2010 – 2020, l’S&P500 perde circa il 4,67%.

Nel complesso, entrando nel mese di maggio, concludee Fusco Femiano, potremmo attenderci una certa volatilità sull’S&P500 e, di conseguenza, sugli indici azionari globali.

Al via una settimana volatile

Quella che si apre oggi è una settimana molto importante e gli investitori si preparano a cinque giorni presumibilmente intensi sui mercati finanziari come afferma Edoardo Fusco Femiano, market analyst di eToro.
Sul piano economico gli eventi principali saranno le riunioni delle banche centrali (FED e BOJ) ed il primo discorso di Joe Biden al Congresso. Sul primo fronte, non sono attesi particolari modifiche alle scelte di politica monetaria, sebbene Stati Uniti e Giappone vivano due momenti molto diversi sul piano macroeconomico, anche in relazione al quadro pandemico.

 Sul secondo, l’attenzione degli operatori sarà sulle dichiarazioni del Presidente Usa circa la possibilità aumentare la tassazione sui capital gain sopra il miliardo di dollari. Gli indici azionari, in chiusura della seduta di venerdì, hanno reagito con volatilità sui rumors di un aumento della tassazione sui capitali, salvo rapidamente recuperare i massimi di periodo”.