Petrolio protagonista sui mercati nel giorno in cui si terrà la riunione informale dell’Opec. Le speranze su un possibile congelamento della produzione da parte dei paesi produttori si assottigliano, dopo che l’Iran ha detto chiaramente no alla proposta di Riyad di fissare un tetto massimo alla sua offerta in cambio di un taglio anche da parte dell’Arabia Saudita.
Le quotazioni del greggio recuperano tuttavia terreno dopo il tonfo -3% della vigilia, sulla scia dei dati dell’American Petroleum Institute, che ha reso noto che la scorsa settimana le scorte di crude Usa sono scese di 752.000 barili. Le scorte sono calate tra l’altro per la quinta settimana consecutiva.
Focus anche sul discorso di Mario Draghi, numero uno della Bce, nella tana del leone, al Bundestag. Draghi ha risposto alle domande dei parlamentari tedeschi, che non hanno risparmiato critiche al governatore per le manovre di politica monetaria a loro avviso troppo espansive. Secondo loro, il mix tra QE e tassi negativi sta danneggiando i risparmiatori e i pensionati tedeschi e dell’Eurozona nel complesso. Draghi ha risposto di guardare anche ai guadagni ottenuti con tali politiche.
Tra l’altro, Draghi ha auspicato un maggior utilizzo da parte della Germania, che basa la sua economia sulle esportazioni e sul surplus commerciale di cui gode, della leva fiscale, per aumentare gli investimenti pubblici. Ma la Germania finora è stata molto chiara, e soprattutto sorta all’appello di Draghi e dell’Europa intera.
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Mercati azionari europei positivi.

Rialzi trainati dalle banche, con il titolo Deutsche Bank che sale del 3% circa.

I titoli migliori e peggiori dello Stoxx Europe 600 Index.


Performance positiva per i futures sugli indici azionari Usa.

Titolo Deutsche Bank positivo dopo aver ceduto -6% dall’inizio della settimana. Il recupero si spiega sia con le dichiarazioni dell’amministratore delegato John Cryan, secondo cui la banca non avrebbe bisogno di aiuti pubblici, sia con la notizia relativa alla vendita della sua divisione Abbey Life per un valore di 935 milioni di euro.

Sterlina sotto pressione, testa il minimo intraday a $1,2980 dopo le dichiarazioni di Nemat Shaffik, vice governatore della Bank of England, che ha affermato che probabilmente l’economia del Regno Unito avrà bisogno di ulteriori stimoli.

Protagonista indiscussa di oggi, per l’ennesima volta, è la banca tedesca Deutsche Bank, che sale di oltre +3%, beneficiando anche di alcuni rumor riportati dalla stampa tedesca, secondo cui il governo tedesco starebbe lavorando a un piano per salvarla. Il titolo ha perso la metà del suo valore rispetto allo scorso anno.

Secondo Die Zeit, che ha riportato la storia dell’aiuto di Merkel a Deutsche Bank, il bail out si potrebbe concretizzare con la decisione del governo di acquisire una quota del 25% della banca. Considerata la attuale capitalizzazione di mercato, l’acquisto avverrebbe a un valore di appena 3,8 miliardi di euro.

Performance positiva per i prezzi del petrolio.
Indici azionari positivi nell’attesa del discorso del numero uno della Bce, Mario Draghi, al Bundestag, e anche delle dichiarazioni che arriveranno da Janet Yellen, presidente della Fed. Draghi dovrà difendere l’operato della Bce di fronte ai falchi tedeschi. L’audizione prenderà il via alle 15.30 ora italiana, mentre le prime dichiarazioni pubbliche arriveranno verso le 17. Nella giornata di domani, il governatore della Bce incontrerà la cancelliera Angela Merkel.
Avvio positivo per gli indici azionari Usa.
Piazza Affari positiva, in attesa del discorso di Mario Draghi, numero uno della Bce, al Bundestag e delle dichiarazioni, anche, del numero uno della Fed, Janet Yellen. L’indice Ftse Mib sale dell’1%, a 16.300,08 punti. Acquisti soprattutto sulle banche, con Unicredit +2,66%, Ubi Banca +2%, MPS debole con +0,21%, Bper +4%, BPM +2%, BP +3,15%, Intesa Sanpaolo +1%. Tra i titoli di altri settori, Mediaset +2,32%, Poste Italiane -0,33%, Ferragamo -0,93%, Unipol +3,63%, Telecom Italia +1,23%, Eni +0,97%, FCA +1,84%
Wall Street attende sia l’intervento di Mario Draghi, numero uno della Bce, al Bundestag, sia le parole che saranno proferite da Janet Yellen, numero uno della Federal Reserve. Yellen parlerà al cospetto della Commissione dei servizi finanziari della Camera, alle 16 ora italiana. Indici azionari Usa cauti nell’attesa: il Nasdaq Composite sale dello 0,09%, a 5.311 punti; il Dow Jones fa +0,22%, a 18.269, lo S&P +0,12% 2.162.
Dopo la pubblicazione dei dati sulle scorte di greggio settimanali, i future sul petrolio scambiano in rialzo. Le scorte sono scede di 1,882 milioni di barili, spiazzando le previsioni che erano per un incremento di 3,1 milioni.
Il settore bancario continua a fare il bello e il cattivo tempo in Borsa e oggi non ha fatto eccezione: trainato dal rally dei titoli bancari l’azionario del continente ha chiuso in territorio positivo.
Piazza Affari ha guadagnato più di mezzo punto percentuale, con il listino Ftse MIB che ha terminato le contrattazioni con un +0,54%. La performance si è indebolita negli ultimi scambi, ma è stata sostenuta dai titoli Buzzi Unicem, Unipol e Pop Emilia, mentre hanno perso terreno Atlantia, Ferragamo e Luxottica.
L’indice EuroStoxx50 termina la seduta in rialzo dello 0,66%, trainata da Deutsche Bank, Adidas e Crh mentre sono in controtendenza E.on, Unibail e Ahold. Sul valutario il cambio euro dollaro quota $1,1196.
Avvio positivo per i mercati azionari europei.