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Inchiesta petrolio, indagato vice ministro De Filippo: induzione indebita

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Fra gli indagati nell’ambito dell’inchiesta sul petrolio in Basilicata compare anche il Sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo del Partito Democratico; l’accusa è quella d’induzione indebita. A darne notizia stamattina sono stati Repubblica e il Quotidiano del Sud. A risultare sospetti sono i rapporti che De Filippo ha intrattenuto con l’ex sindaco di Corleto Perticara (Potenza), Rosaria Vicino (Pd). Quest’ultima, agli arresti domiciliari dal 31 marzo, è stata intercettata mentre indicava De Filippo come possibile uomo-chiave per “sistemare” uno dei suoi figli all’Eni.
Oltre a De Filippo, che è stato anche presidente della Regione Basilicata dal 2005 al 2013, è indagata anche la sua segretaria Mariachiara Montemurro. Quest’ultima avrebbe avuto un ruolo di collegamento con la Vicino per tenerla informata sui progressi in merito all’assunzione del figlio. La possibile contropartita in favore del sottosegretario De Filippo sarebbe stato, secondo quanto emerso da altre intercettazioni, il sostegno della Vicino delle liste elettorali che includevano uomini politici vicini a De Filippo, fra i quali la stessa Montemurro.

Pronta la reazione dell’opposizione dei Cinque Stelle che hanno chiesto le dimissioni di De Filippo:

“De Filippo, nominato dal ‘bomba’ (Renzi, ndr) sottosegretario alla Salute nel 2014, è il primo indagato del governo nell’ambito dello scandalo trivellopoli”, si legge sul blog di Beppe Grillo, “Il ministro Guidi si dimise nel giro di un paio d’ore, quanto ci metterà De Filippo ad andarsene a casa? Trivellopoli è solo all’inizio, chi sarà il prossimo indagato nel governo? Vadano tutti a casa ora”.