Economia

Il lavoro full time in ufficio non piace al 64% dei lavoratori

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Cambia il modo di lavorare e i modi nei quali si intende il lavoro. Il 64% della forza lavoro globale ha ammesso che sarebbe intenzionata a lasciare la propria azienda, nel caso in cui venga imposto un rientro full time in ufficio.

Andando ad analizzare un po’ di più le aspettative dei lavoratori per fasce d’età, tra la Gen Z e Millennial, un terzo della forza lavoratori lascerebbe il proprio posto di lavoro, anche in assenza di un’altra offerta. Due persone su cinque hanno addirittura rifiutato un posto di lavoro, perché non lo consideravano in linea con i propri valori. Questi dati emergono dal Global Human Capital Trends Report 2023 di Deloitte.

Il lavoro è sempre meno tradizionale

Cambiano i tempi e si modificano le abitudini delle persone. Anche il lavoro è sempre meno tradizionale, e risulta essere molto più votato al cambiamento e deve essere necessariamente votato all’agibilità ed ai modelli innovativi.

Il mondo del lavoro sta cambiando, è inutile negarlo. Le trasformazioni stanno diventando sempre più profonde e in Italia almeno il 64% delle aziende sta iniziando a delineare le modalità del lavoro del futuro. Tra le novità che verranno introdotte ci sono alcuni nuovi approcci operativi, che sono in grado di rispondere alle diverse esigenze delle persone.

Due persone su tre sono, infatti, disposti a dimettersi nel caso in cui dovessero essere costretti a rientrare full-time in ufficio. Uno degli obiettivi che si stanno prefiggendo le aziende è quello di accelerare il match tra nuove opportunità lavorative e competenze attese, che almeno per il 96% dei lavoratori del nostro paese risulta essere indispensabile per l’avvicinamento ad un modello di gestione della conoscenza skill-based, che si in grado di andare a valorizzare gli individui per le loro capacità, competenze ed attitudini. E non necessariamente per il ruolo che ricoprono.

Sono necessarie nuove regole

Quanto abbiamo visto fino a questo momento ci fa comprendere come stia crescendo la consapevolezza sulla necessità di trovare nuove regole di ingaggio. Ma che, soprattutto, sia necessario motivare le persone ai diversi livelli. Ma tutto questo non basta: è necessario valorizzare la sempre maggiore influenza che i lavoratori hanno intenzione di avere nelle decisioni strategiche aziendali, andando ad accogliere le loro richieste di trovare un ambiente di lavoro sempre più sostenibile. Almeno l’80% dei lavoratori ritiene che sia importante che la propria azienda si impegni concretamente per specifici programmi ed iniziative di sostenibilità. Alessandro Ghilarducci, Human Capital Leader di Deloitte Italia, commenta:

“Le aziende si trovano a rivedere i confini tradizionali e a progettare ambienti fisici, digitali o ibridi che si adattino alle diverse esigenze lavorative e rispettino le preferenze dei lavoratori anche alla luce dell’adozione di nuove tecnologie. Un approccio sempre più basato su competenze, interessi e passioni dei lavoratori permetterà di andare oltre i confini tradizionali dei ruoli e di massimizzare il contributo e la crescita di ciascuna persona, creando un’esperienza di lavoro del tutto nuova. Le organizzazioni che si stanno avvicinando a modelli di gestione della conoscenza skill-based dimostrano di poter promuovere il potenziale dei loro lavoratori e risultano essere più innovative e agili per il 62% degli intervistati in Italia”.

Un’altra componente fondamentale riguarda l’inclusione della sostenibilità tra gli obiettivi di ciascuna azienda. Il 64% dei rispondenti alla ricerca effettuata da Deloitte preferisce far parte di un’organizzazione che crei valore non solo per il business, ma anche per la realtà in cui opera e per la società più in generale. In Italia soltanto il 15% dei rispondenti crede che la propria organizzazione sia pronta ad adottare la sostenibilità in tutti i propri processi organizzativi, confermando come ci sia ancora molta strada da compiere per raggiungere obiettivi concreti e tangibili in tema di sostenibilità. I numeri del report hanno rilevato una chiara relazione predittiva tra la disponibilità delle organizzazioni ad affrontare le sfide legate alla sostenibilità e la probabilità di ottenere prestazioni elevate in termini di business e forza lavoro.