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Goldman Sachs: “La svolta falco della Bce? Una buona notizia per Italia e l’Europa”

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Gli investitori dovrebbero smettere di preoccuparsi  della “svolta falco” della Bce: ne sono convinti Sharon Bell e Peter Oppenheimer, strategist di Goldman Sachs. Al contrario, dovrebbero amarla.
“Il cambiamento netto dello scenario dei tassi di interesse, soprattutto in Europa, è un segno che i problemi che hanno afflitto l’Europa nell’ultimo ciclo – bassa crescita del Pil nominale, disinflazione, assenza di guadagni – stanno finalmente diminuendo”, hanno scritto i due esperti in una nota martedì.

Il team della banca Usa è ottimista sull’impatto dell’aumento dei rendimenti sulla sostenibilità delle finanze pubbliche nei paesi altamente indebitati, come l’Italia, affermando che gli oneri finanziari più elevati saranno compensati da un’economia in espansione.

“Continuiamo a prevedere una forte crescita in Europa, comprese Italia e Spagna, che alla fine conterranno gli spread vicino ai livelli attuali mentre ci avviciniamo alla prima stretta”, hanno scritto gli strategist, aggiungendo che le azioni italiane stanno già scambiando a sconto.

In un report pubblicato a inizio anno, la banca Usa aveva stimato che Pil italiano un aumento del 4,4% quest’anno e del 2,2% il prossimo.

Borse: “Puntare sulle banche”

Per il team di Goldman Sachs, tassi più alti significa anche che gli investitori dovrebbero rimanere sovrappesati in titoli con valutazioni interessanti come le banche europee. Mentre un minore stimolo potrebbe rallentare la crescita e danneggiare gli istinti bancari, ipotesi che ora non è al vaglio.

“Anche i settori value, che un tempo erano a bassa crescita e rendimento molto basso, stanno mostrando un miglioramento dei fondamentali, in particolare i comparti energy e tlc”, secondo la nota di Goldman. D’altro canto, tassi più alti potrebbero creare problemi per i titoli costosi incentrati su tecnologia, economia digitale e energie rinnovabili, così come per le aziende con bilanci deboli”.

Le stime di Goldman Sachs su tassi Bce e spread

Spostando il focus sulla Bce, gli economisti di Goldman Sachs prevedono ora due rialzi dei tassi di 25 punti base a settembre e dicembre 2022.  I nuovi fair value di Goldman Sachs, assumendo che la Bce si muoverà come previsto, sono di 145 punti base per lo spread BTP-Bund a 10 anni e di 75 punti base per lo spread Bonos-Bund a 10 anni (cioè il differenziale tra titoli spagnoli e tedeschi).

Dato che il mercato scambia attualmente vicino a questi valori, ci sono poche speranze di evitare l’allargamento degli spread. “Prevediamo una continua pressione a breve termine sugli spread, con il differenziale BTP-Bund che probabilmente si avvicinerà a 175 punti base” prima della riunione di marzo della BCE”, sottolinea Goldman Sachs.