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G7, da Merkel e Obama linea dura su Russia. Nuove sanzioni?

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ROMA (WSI) – I paesi del G7 si sono detti pronti, “se necessario”, a rafforzare le sanzioni in vigore contro Mosca per il ruolo avuto nella crisi ucraina. Lo ha riferito in una conferenza stampa a margine del summit il Cancelliere tedesco, Angela Merkel.

Le grandi potenze, ha aggiunto Merkel, “sono anche pronte ad adottare ulteriori misure restrittive per inasprire i costi per la Russia, se le sue azioni dovessero richiederlo”. Da parte sua, il presidente Usa Barack Obama ha confermato che “le sanzioni contro la Russia continueranno”.

Più soft i toni del premier Matteo Renzi: “Il nostro faro restano gli accordi di Minsk: se saranno rispettati gli accordi di Minsk sarà una svolta per l’Ucraina, per i russofoni, ma il nostro obiettivo è mantenere quegli accordi. Mi auguro che tutti i tipi di dialogo che stiamo mettendo in campo restino. Di sanzioni ne parleremo al Consiglio Ue del 25, credo abbia anche questo punto all’ordine del giorno. Ma chiedete a Tusk”.

In ogni caso, ha aggiunto il presidente del Consiglio, “l’obiettivo comune condiviso anche dagli Usa è riportare la Russia al tavolo internazionale per tante partite in cui la Russia può giocare un ruolo fondamentale”.

Sul fronte Grecia, Obama ha affermato che il paese “dovrà essere serio nel mettere in atto importanti riforme”, e “non solo per soddisfare i creditori, ma anche per creare una piattaforma dove l’economia possa tornare a crescere e prosperare”.

Obama ha affermato anche, però, che anche le istituzioni (troika) devono fare la loro parte. “Se entrambe le parti mostreranno una flessibilità sufficiente, potremo risolvere questo problema…ma ci sarà bisogno di dure decisioni da parte di tutti coloro che sono coinvolti”. Sul fronte Grecia, Merkel ha avvertito che “tutto quello che si può dire ora è che vogliamo che la Grecia rimanga parte dell’Eurozona”. In ogni caso, “non è rimasto molto tempo” per siglare un accordo.

Tornando a Renzi, che secondo alcune fonti sarebbe stato l’unico leader a non proferire parola, nella giornata di ieri, riguardo all’aggressione in Ucraina e Crimea, la denuncia arriva da un articolo australiano.

Il giornale scrive chiaramente, riferendosi alla riunione in corso in Baviera, in Germania, che “il primo ministro italiano è rimasto il solo membro del G7 a rimanere in silenzio riguardo all’aggressione della Russia”.

D’altronde il presidente russo Vladimir Putin ha già reso noto che visiterà l’Italia dopodomani, mercoledì, pochi giorni dopo essere stato nuovamente escluso dal meeting dei grandi del pianeta. E sono già nati i legami più forti con la Grecia, che ha espressamente criticato le sanzioni che l’Occidente ha imposto alla Russia.

Putin è stato rimproverato dal presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, e dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, per l’incapacità della Russia di onorare gli accordi di Minsk, stilati per riportare la pace in Ucraina.

Dal canto suo il capo del Cremlino ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera, mettendo in evidenza la solidità dei legami con l’Italia.

“I rapporti tra Russia e Italia effettivamente hanno sempre avuto carattere privilegiato sia in politica che nell’economia. Negli ultimi anni il volume dell’interscambio è cresciuto di 11 volte, toccando quasi 49 miliardi di dollari. In Russia operano 400 aziende italiane. Stiamo lavorando attivamente insieme nel settore dell’energia. L’Italia è il terzo acquirente dei nostri prodotti energetici. Ma cooperiamo anche nell’alta tecnologia, dallo spazio all’aeronautica. Quasi 1 milione di turisti russi sono stati in Italia l’anno scorso e vi hanno speso circa 1 miliardo di euro. Sul piano politico ci sono sempre stati rapporti di fiducia. Fu un’idea dell’Italia, allora il Presidente del Consiglio era Silvio Berlusconi, la creazione del Consiglio Nato-Russia, un organo di consultazione che certamente è diventato fattore importante di garanzia della sicurezza in Europa. In questo senso l’Italia ha dato e dà un contributo notevole allo sviluppo del dialogo tra la Russia e l’Europa e anche con la Nato in generale. Tutto ciò crea rapporti speciali tra i nostri due Paesi. E la visita dell’attuale Presidente del Consiglio italiano in Russia è stato un segnale molto importante della disponibilità dell’Italia all’ulteriore sviluppo di questi rapporti. Noi siamo pronti e disposti ad andare avanti tanto quanto lo saranno i partner italiani. Spero che anche il mio viaggio a Milano serva a questi obiettivi”.

Stando al The Australian, Putin ha utilizzato l’intervista rilasciata al Corriere, tradotta nel tedesco Welt am Sonntag, per negare che la Russia starebbe pianificando un attacco contro i paesi che appartengono alla Nato.

“Nessuno deve temere la Russia. Il mondo è cambiato a livello tale che oggigiorno nessuno può immaginare un attacco militare di quella portata. Abbiamo cose migliori da casa, ve lo posso garantire”. (Lna)

Fonte: The Australian

Fonte: Putin al Corriere della Sera: «Non sono un aggressore, patto con l’Europa e parità con gli Usa»