Scene di guerra a nord di Parigi: esplosioni, elicotteri e lunghe sparatorie. Il blitz delle forze di polizia francesi a Saint Denis, ha provocato ieri la morte di tre persone e l’arresto di altri otto. In cinque si sono barricati nel loro appartamento, in provincia di Parigi.
Gli obiettivi del blitz – centrati – erano Abdelhamid Abbaoud, la presunta mente dietro agli attentati di Parigi, e uno degli altri attentatori, ancora a piede libero fino a ieri, Salah Abdeslam. Le autorità hanno da oggi iniziato a rivelare l’identità delle sette persone catturate con il blitz. Abbaoud, che viene considerato l’ideatore degli attacchi di venerdì che hanno provocato la morte di almeno 129 persone, è morto nel raid: lo hanno confermato gli inquirenti francesi.
Inizialmente si era creato un alone di mistero sul destino di Abbaoud. i media del Belgio e il Washington Post, che cita due funzionari dell’intelligence europea, hanno riportato da ieri che era morto nel corso del blitz della polizia a Saint-Denis. Il procuratore di Parigi, Francois Molins, aveva semplicemente reso noto, tuttavia, che Abdelhamid Abaaoud e Abdeslam Salah non erano tra i fermati nel raid, pur non precisando se questi erano tra gli individui uccisi, che in ieri dovevano ancora “essere identificati”.
Elicotteri hanno sorvolato la zona e la polizia ha chiuso il centro della città, consigliando agli abitanti di non uscire di casa. Nei raid sono rimasti feriti degli agenti ed è morto un passante, uno degli uomini barricati nell’appartamento e una donna kamikaze, che si è fatta saltare in aria. Pare si tratti della cugina della mente degli attentati di Parigi.
Intanto l’ISIS, mentre minaccia di colpire New York, Washington, Milano e Roma, sostiene di aver ucciso due ostaggi, un cinese e un norvegese, tenuti in custodia da tempo e che a settembre erano stati messi in vendita su Internet.
Il Liveblog è terminato
“L’operazione si sta per concludere”, ha annunciato ai microfoni della radio Europe 1 il ministro della Giustizia, Christiane Taubira, rispondendo a una domanda sul blitz delle forze speciali a Saint-Denis.
Almeno sette esplosioni si sono sentite sulla scena del blitz. Tre camion con a bordo 100 soldati circa sono arrivati a Saint Denis per isolare la zona dell’operazione, un po’ come era stato fatto in occasione del blitz volto a salvare gli ostaggi della sala concerti del Bataclan venerdì scorso.
Ormai il blitz dovrebbe essere terminato. Il bilancio è pesante, secondo quanto riferito dai media francesi. Due persone che erano barricate nell’appartamento, compresa una donna che si è fatta esplodere, sono morte. Un terzo individuo è ancora all’interno. Secondo alcune indiscrezioni, anche lui sarebbe già morto. Ha perso la vita anche un passante. Almento due o tre arresti sono stati fatti.
Oltre ad Abdelhamid Abaaoud, tra i target dell’operazione c’erano Salah Abdeslam, uno degli attentatori ancora in vita e ricercato dalla polizia, e un altro sospettato, che si presume sia il nono attentatore tra quelli coinvolti direttamente negli omicidi di massa perpetrati a Parigi. Non si conosce ancora l’identità delle persone che si sono barricate nell’appartamento di Saint Denis.
Ormai il blitz dovrebbe essere terminato. Da un’ora non si sentono più spari o esplosioni.
Il bilancio è pesante, secondo quanto riferito dai media francesi. Due persone che erano barricate nell’appartamento, compresa una donna che si è fatta esplodere, sono morte. Un terzo individuo è ancora all’interno. Secondo alcune indiscrezioni, anche lui sarebbe già morto. Ha perso la vita anche un passante. Almento due o tre arresti sono stati compiuti.
“L’operazione si sta per concludere”, ha annunciato ai microfoni della radio Europe 1 il ministro della Giustizia, Christiane Taubira, rispondendo a una domanda sul blitz delle forze speciali a Saint-Denis.
Almeno sette esplosioni si sono sentite sulla scena del blitz. Tre camion con a bordo 100 soldati circa sono arrivati a Saint Denis per isolare la zona dell’operazione, un po’ come era stato fatto in occasione del blitz volto a salvare gli ostaggi della sala concerti del Bataclan venerdì scorso.
Mentre crescono i timori di nuovi attentati terroristici in Europa, Russia e Francia hanno lanciato nuovi raid aerei in Siria contro la roccaforte dell’ISIS in Siria. Lo Stato Islamico sembra però più intento a “esportare operazioni di terrore” all’estero, piuttosto che ampliare i propri territitori in Siria e Iraq per arrivare alla creazione di un califfato nella regione.
La Torre Eiffel è stata chiusa al pubblico un giorno dopo la sua riapertura. Il match amichevole di Hannover, tra Germania e Olanda, è stato annullato dopo che lo stadio è stato fatto evacuare per un allarme bomba. Doveva prendere parte anche la Cancelliera tedesca Angela Merkel. Due aerei di Air France provenienti dagli Stati Uniti sono stati dirottati per motivi di sicurezza.
In Belgio sono stati fermati due uomini che hanno ammesso di aver condotto e portato in salvo Salah Abdeslam in auto sabato. Due altri individui, sospettati di aver fornito le bombe usate nell’attentato di Parigi, sono interrogati in queste ore dalle autorità belghe.
In Francia ci sono state 168 perquisizioni nel weekend e lunedì. Una vasta operazione è stata condotta anche in Olanda, oltre che nel quartiere Molenbeek di Bruxelles. Altre 128 perquisizioni sono state condotte ieri tra Tolosa e Izards. Sono state fermate 23 persone. A Lione, dove è stato trovato un arsenale costituito da lanciarazzi e kalashnikov, sono state arrestate 5 persone,
In Belgio nel fine settimana 7 persone sono finite in manette, ma cinque sono già state rilasciate. Due, accusati di essere i complici di Salah Abdeslam, Hamza Attou e Mohamed Amri, sono stati incriminati per terrorismo. Tutti i terroristi finora identificati provengono da Francia e Belgio.
L’operazione si è conclusa alle 11.40 di mattina. Le autorità sono alla caccia di un secondo presunto attentatore negli attacchi di Parigi, oltre al già citato Salah Abdeslam, che è stato battezzato il “nemico pubblico numero uno” in Europa.
Oggi in Belgio la polizia ha effettuato una serie di sei nuovi raid per scovare i presunti complici dell’attentatore che si è suicidato facendosi esplodere allo Stade de France parigino venerdì scorso. Il blitz è avvenuto nell’ormai tristemente famoso quartiere di Bruxelles di Molenbeek, covo di estremisti jihadisti. Il quartiere è al centro delle indagini di autorità francesi e belghe. Bilal Halfi è uno dei tre kamikaze che si sono fatti saltare in aria fuori dallo stadio dove la Francia stava giocando un’amichevole di calcio.
Nel giorno in cui l’ISIS ha minacciato di colpire anche Roma e New York dopo Parigi, il premier francese ha avvertito che la stessa rete di estremisti jihadisti legata allo Stato Islamico che ha attaccato Parigi venerdì, e che pare volesse perpetrare altri attacchi, potrebbe anche servirsi di armi chimiche e biologiche in futuro. Motivo per il quale il Parlamento, secondo Manuel Valls, dovrebbe approvare l’estensione dello stato di emergena di altri tre mesi.
Il giallo sulla morte dell’ideatore degli attentati di Parigi si infittisce e pare che “un terzo terrorista sarebbe sotto le macerie”. Sono le parole pronunciate in Tv dal vice comandante della Brigata di ricerca e intervento (BRI) francese.
George Salinas ha raccontato all’emittente Europe 1 che siccome il terzo piano dell’edificio al numero 8 di rue du Corbillon a Saint Denis, a nord di Parigi, è collassato durante l’operazione di sette ore della polizia, è “ancora difficile identificare i corpi“.
Secondo i giornali belgi la donna kamikaze che si è fatta esplodere ieri durante il blitz delle forze di polizia francesi a Saint Denis è la 26enne Hasna Aitboulahcen, cugina della presunta mente degli attentati di Parigi, Abdelhamid Abaaoud.
Fonti della polizia hanno riferito ai media francesi ieri che la donna era una parente di Abaaoud e che era sotto la sorveglianza stretta della polizia perché sospettata di ospitare il cugino a casa sua.
Sempre in Belgio ci sono novità politiche oltre che relative alle indagini. Il governo ha introdotto una serie di misure di sicurezza draconiane per fare fronte all’allarme terrorismo dopo quanto successo a Parigi venerdì.
I cittadini belgi che vanno a combattere in Siria e cercano di rientrare nel paese verrano messi in carceree. Secondo le stime della procura federale ci sono al momento circa 135 persone che sono tornate dalla Siria. Sono in libertà ma vengono monitorati costantemente dai servizi di sicurezza.
Inoltre chi viene percepito come una minaccia alla sicurezza per via del suo comportamento radicale dovrà indossare un braccialetto elettronico di controllo. La detenzione in prigione nei casi di atti terroristici verrà allungata a 72 ore da 24.
Per questo ci vorrà un emendamento alla Costituzione. Davanti a Danimarca e Francia, il Belgio è il paese europeo con la più alta percentuale di militanti potenziali jihadisti in proporzione alla popolazione.
Uno degli uomini arrestati dalla Germania in Baviera dopo essere stato trovato con un’auto piena di armi ed esplosivi è stato messo in relazione alla Francia, ma non per forza aglli Attentati di Parigi.
Il 51enne montenegrino è stato arrestato prima degli attacchi di venerdì scorso, a cui è stato forse in maniera troppo precipitosa colelgato dopo che nel navigatore installato nell’auto era indicato che la destinazione del suo viaggio era la capitale francese.
Nel giorno in cui l’ISIS ha minacciato di colpire anche Roma e New York dopo Parigi, il premier francese ha avvertito che la stessa rete di estremisti jihadisti legata allo Stato Islamico che ha attaccato Parigi venerdì, e che pare volesse perpetrare altri attacchi, potrebbe anche servirsi di armi chimiche e biologiche in futuro. Motivo per il quale il Parlamento, secondo Manuel Valls, dovrebbe approvare l’estensione di altri tre mesi dello stato di emergenza.
Le autorità francesi hanno finalmente identificato i corpi degli individui uccisi nel raid di ieri durato sette ore. Una delle sette persone uccise è Abdelhamid Abbaoud, che viene considerato l’ideatore degli attacchi di venerdì che hanno provocato la morte di almeno 129 persone. Lo hanno appena confermato gli inquirenti francesi.
L’operazione delle forze di polizia è iniziata verso le 4.30. Testimoni parlano di lunghe serie di spari e di una forte esplosione. La polizia avrebbe individuato un covo di terroristi dove sarebbero barricate diverse persone. “Si tratta del nono attentatore e dei suoi complici”, secondo fonti di polizia. Alcuni agenti sarebbero feriti.
La polizia ha per il momento identificato cinque degli attentatori: Samy Amimour (28 anni), Omar Ismail Mostefai (29 anni), Bilal Hadfi (20 anni), Brahim Abdeslam (31 anni) e Salah Abdeslam (26 anni).
I primi quattro sono già morti, durante gli attentati di venerdì, mentre Salah è a piede libero. Un altro dei terroristi sulle cui tracce sono le autorità di tutto il mondo è Abdelhamid Abbaaoud, 28 anni, la presunta mente della carneficina di Parigi.
