Economia

Fitch: nuovo governo italiano ha margini di manovra ridotti sul Pnrr

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Dopo Moody’s, anche l’agenzia di rating Fitch mette in chiaro quello che a suo avviso deve essere la traiettoria su cui deve muoversi il nuovo governo italiano per non incorrere in tagli del rating. Gli analisti puntano in particolare i riflettori sul PNRR, dopo che la premier in pectore Giorgia Meloni e il suo partito “hanno espresso il desiderio di rinegoziare parti” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Uno scenario che, secondo gli analisti, appare piuttosto complesso: “È improbabile che la Commissione europea dimostri molta flessibilità sulle riforme strutturali” mettono in chiaro, aggiungendo che il nuovo Governo italiano “erediterà” dall’esecutivo di Mario Draghi  “un punto di partenza fiscale più forte di quanto atteso ma spingere la crescita, anche attraverso un efficace dispiegamento dei fondi Next Generation EU resta centrale per una duratura riduzione del debito”.

Margini di manovra limitati se non si vuol far salire il debito

Dal punto di vista congiunturale, aggiungono gli esperti –  il nuovo esecutivo dovrà adattarsi ai tassi di interesse più elevati e alle prospettive di crescita più deboli derivanti dalla crisi energetica. La crescita del Pil reale rallenterà bruscamente nel 2023 (la Nadef, ossia la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza) prevede che la crescita scenderà allo 0,6% dal 3,3% di quest’anno, mentre Fitch prevede una contrazione dello 0,7%.

In questo contesto, la spesa pubblica sarà pressata dall’indicizzazione delle prestazioni sociali (comprese le pensioni) e da misure discrezionali per far fronte agli elevati costi energetici, mentre i rendimenti dei titoli di Stato a 10 anni hanno toccato il massimo degli ultimi nove anni a fine settembre.

“In combinazione con la posizione di bilancio esistente e il rischio che l’annuncio di disavanzi più elevati possa innescare una reazione avversa del mercato, ciò significa che il margine di manovra fiscale sarà molto limitato se il debito pubblico/Pil deve continuare a diminuire”, si legge nel rapporto. Fitch crede comunque che il nuovo governo nella Legge di Bilancio 2023 adotterà un orientamento di bilancio responsabile.

Venendo ai rapporti con la Commissione Europea e la Bce, “non c’è dubbio che un governo guidato da Meloni adotterebbe un approccio più conflittuale nei confronti delle istituzioni dell’Ue e della zona euro rispetto al precedente governo guidato da Mario Draghi“, scrive Fitch. “Ma pensiamo che vorrebbe evitare di aumentare i suoi costi di finanziamento mettendo in dubbio l’ammissibilità dell’Italia al nuovo strumento di protezione della trasmissione della Bce (il Tpi, ndr)”.