NEW YORK (WSI) – Da sempre critico nei confronti del salvataggio statale delle banche secondo il principio del “too big too fail”, il presidente della Federal Reserve di Minneapolis, Neel Kashkari, spinge in avanti sulla riforma bancaria negli Stati Uniti.
Lo ha fatto oggi, alzando il velo sul suo piano che, secondo le prime rivelazione, e’ centrato sul raddoppio del capitale cuscinetto, ovvero quello destinato all’assorbimento delle perdite.
Non solo. La riforma proposta da Kashkari, moderato repubblicano, chiama in causa il Tesoro Usa, che deve certificare che le banche abbiano i requisiti richiesti. Infine, ultimo pilastro della riforma, l’imposizione di tasse sui debiti per hedge fund e altri gestori di patrimoni.
Il piano di sicuro, così come strutturato, rischia di dover far fronte a una forte opposizione da parte di Wall Street. Tuttavia, secondo alcuni osservatori le sue prospettive possono essere migliori sotto l’amministrazione del neo presidente Donald Trump e il nuovo Congresso.
Intanto, Kashkari,, mercoledì scorso, all’indomani dei risultati elettorali che hanno sancito la vittoria di Trump nella corsa alla Casa Bianca, ha sottolineato che la Fed tratta le politiche fiscali come “input” per l’analisi della politica monetaria e avrà quindi bisogno di “aspettare e vedere” cosa succederà sotto il nuovo presidente e il nuovo Congresso.
