Economia

FED e BCE: strade divise sui tassi. Powell: “nessun  taglio, se inflazione non scende”

Le strade di FED e BCE sembrano definitivamente divise. Se infatti la banca centrale americana dice che non ci sono ancora le condizioni per un taglio dei tassi, per colpa di un tasso di inflazione che non abbassa la testa, Christine Lagarde, numero uno della BCE, conferma invece la prima sforbiciata a giugno.

FED gela i mercati: nessun  taglio all’orizzonte

Da tempo il governatore della FED, Jerome Powell, segnala che la Fed sarà pronta a tagliare i tassi solo quando avrà maggiore fiducia su un calo dell’inflazione. E questo momento, a quanto pare, non è ancora arrivato.

“I dati recenti mostrano una mancanza di ulteriori progressi sul fronte dell’inflazione”, ha affermato ieri martedì 16 aprile il governatore della Federal Reserve, la banca centrale statunitense, Jerome Powell, indicando un’ improbabilità di un taglio dei tassi di interesse a breve.

Per avere fiducia su un calo sostenibile dell’inflazione verso il target del 2% (livello ritenuto ottimale dalla Fed, ndr) “ci vorrà probabilmente più tempo” dice Powell sottolineando che è “appropriato” concedere più tempo alla politica monetaria per funzionare. Parlando a un forum politico incentrato sulle relazioni economiche tra Stati Uniti e Canada, Powell ha affermato che l’inflazione, pur continuando a scendere, non si è mossa abbastanza rapidamente e che lo stato attuale della politica monetaria rimarrà inalterato fino a quando l’inflazione non si avvicinerà all’obiettivo

“I dati più recenti mostrano una crescita solida e una continua forza del mercato del lavoro, ma anche la mancanza di ulteriori progressi quest’anno nel ritorno al nostro obiettivo di inflazione del 2%“, ha detto il capo della Fed.

I commenti fanno seguito ai dati sull’inflazione nei primi tre mesi del 2024, che sono stati più alti del previsto. La lettura dell’indice dei prezzi al consumo per il mese di marzo, pubblicata la scorsa settimana, ha mostrato un’inflazione del 3,5% annuo, ben lontana dal picco del 9% a metà del 2022, ma in crescita dall’ottobre 2023.

Dal luglio 2023, la Fed ha mantenuto il suo tasso d’interesse di riferimento in una fascia target compresa tra il 5,25% e il 5,5%, la più alta degli ultimi 23 anni, nonché il risultato di 11 rialzi consecutivi dei tassi iniziati nel marzo 2022.

BCE verso un primo taglio a giugno

A meno di sorprese, sembra invece confermato il primo taglio dei tassi della BCE, nel mese di giugno. “Stiamo osservando un processo disinflazionistico. Se si muove in linea con le nostre attese ci avviamo a un momento in cui possiamo moderare la politica monetaria a patto che non ci siano altri shock” ha affermato il presidente della Bce Christine Lagarde, durante un’intervista alla CNBC su un possibile taglio dei tassi a giugno. La Lagarde non ha però voluto commentare l’ipotesi di altri tre tagli dei tassi nel 2024. “Siamo legati ai dati e c’è una enorme incertezza a causa degli sviluppi geopolitici”, ha precisato.

Gli analisti intanto diventano più prudenti sullo scenario 2024. Gli esperti di Deutsche Bank e Morgan Stanley hanno tagliato le loro previsioni sui tassi di interesse, prevedendo ora solo tre mosse quest’anno.