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Energia hi-tech: Eni e MIT uniscono ancora le forze

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Una grande società e un istituto illustre, Eni e MIT, hanno rinnovato la loro pluriennale collaborazione di ricerca per altri quattro anni. Questo l’obiettivo dell’accordo che hanno siglato a Roma l’AD del colosso energetico, Claudio Descalzi e Rafael Reif, presidente del MIT, accordo che prevede la partecipazione di Eni ad alcuni dei Low-carbon Energy Center promossi da MIT Energy Initiative di cui la stessa Eni è membro fondatore.

Eni, in base all’accordo, collaborerà allo sviluppo di alcune tecnologie chiave al fine di contrastare il cambiamento climatico come l’energia solare e la Carbon Capture Usa and Sequestration, investendo 20 milioni di dollari. I LowCarbon Energy Center sono un elemento fondamentale del Plan for Action on Climate Change del MIT, e si integrano perfettamente con le strategie di Eni verso la transizione energetica e nella lotta al cambiamento climatico. Queste le parole di Claudio Descalzi:

“La lotta al cambiamento climatico e la ricerca di breakthrough tecnologici sono una priorità per Eni e la collaborazione con il MIT, così come con altre università europee e italiane, è di fondamentale importanza (…) Eni è fortemente impegnata a perseguire una strategia di transizione energetica. Ne sono una dimostrazione gli sfidanti obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 che ci siamo posti. Dal 2008 abbiamo già ridotto le nostre emissioni dirette del 28% e puntiamo ad una riduzione delle emissioni per barile prodotto del 43% al 2025 rispetto al 2014. Il MIT, la principale istituzione accademica al mondo per l’innovazione tecnologica, è il partner ideale per ricercare queste tecnologie di frontiera che ci consentano di proiettarci verso un futuro fornendo energia sempre più pulita”.

Fa eco alle parole dell’AD di Eni, quelle di Rafael Reif del MIT.

“Al MIT siamo determinati a creare un mondo migliore e lo sviluppo di nuove risposte energetiche a basse emissioni di carbonio è un passo importante in questa direzione. I nostri ricercatori hanno le capacità per inventare nuovi materiali, tecnologie, processi e metodologie. Ma per far sì che il loro lavoro raggiunga il mercato e possa avere un impatto su scala globale, contiamo su partnership forti con aziende visionarie come Eni. Siamo motivati, e lieti che Eni abbia scelto di sostenere questa importante collaborazione”.

Il Presidente MIT, Rafael Reif, e il CEO di Eni, Claudio Descalzi, discutono a Roma della ricerca di frontiera, low-carbon e nel campo delle rinnovabili.
Il Presidente del MIT, Rafael Reif, e il CEO di Eni, Claudio Descalzi, discutono a Roma della
ricerca di frontiera, low-carbon e nel campo delle rinnovabili.

 

Eni e MIT: ecco i risultati raggiunti e quelli da raggiungere

Nel 2010 al MIT è stato istituito l’Eni-MIT Solar Frontiers Center, al fine di sviluppare tecnologie solari realmente competitive e grandi dei risultati ottenuti finora nel settore dell’energia solare provengono proprio dalla ricerca condotta all’interno del centro. Tra questi risultati si annoverano le celle solari record per spessore e leggerezza, stampabili su superfici molto diverse, dal tessuto fino alla carta e nuovi materiali luminescenti per l’utilizzo di finestre solari intelligenti.

Nella pluriennale collaborazione Eni-MIT sono stati inclusi altri target come:

  • lo sviluppo di elettronica integrabile nell’abbigliamento al fine di migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro
  • innovazioni nei metodi di caratterizzazione dei suoli in campo ambientale
  • la modellazione avanzata di giacimenti e sistemi petroliferi.

Nel futuro prossimo, questa proficua alleanza porterà anche a programmi di ricerca ad alto potenziale, focalizzati sulla cattura e utilizzo della CO2, sull’immagazzinamento dell’energia e sulla valorizzazione del gas naturale, con l’obiettivo di trovare soluzioni tecnologiche più economiche e facilmente applicabili su scala industriale.