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Elezioni Presidenziali Francia: Macron favorito nei sondaggi

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Mancano circa due settimane alle elezioni presidenziali in Francia. Il prossimo 10 aprile, i francesi sono chiamati alle urne per eleggere il successore del presidente Emmanuel Macron. Il secondo turno è previsto il 24 aprile.

Elezioni Francia: candidati e ultimi sondaggi

Nella corsa all’Eliso troviamo oltre allo stesso Macron, la leader di estrema destra Marine Le Pen, Jean-Luc Mélenchon di “France Insoumise” (sinistra), Eric Zemmour di “Reconquete!” (destra),  Valérie Pécresse candidata de “Les Républicains”,  l’ecologista Yannick Jadot, il comunista Fabien Roussel de “Parti communiste français PCF”, Anne Hidalgo, attuale sindaco di Parigi, Jean Lassalle di “Résistons”, Nicolas Dupont-Aignan di “Debout la France” , Philippe Poutou di “Nuovo Partito Anticapitalista” e Nathalie Arthaud di “Lutte ouvrière”.

Gli ultimi sondaggi delle elezioni in Francia continuano a segnare come preferito il presidente in carica Macron ma potrebbe esserci una sorpresa al secondo turno. Come ricorda Goldman Sachs, la  candidata di estrema destra Marine Le Pen (Rassemblement National, RN) è in testa alla competizione per affrontare Macron al secondo turno, il candidato di estrema sinistra Jean-Luc Mélenchon (La France Insoumise, LFI) ha visto salire le sue preferenze nei sondaggi delle ultime due settimane e potrebbe essere il contendente a sorpresa contro Macron. Gli esperti di GS suggeriscono che il presidente Macron  possa vincere con un margine maggiore contro Mélenchon che contro Le Pen.

Se i sondaggi danno Macron in testa, il numero uno dell’Eliseo è stato criticato per la sua assenza dalla campagna elettorale avviata in Francia, mentre i leader francesi di destra hanno subito una battuta d’arresto nei sondaggi d’opinione per i loro legami con il presidente russo Vladimir Putin. Anche in Francia, la guerra in Ucraina ha fatto salire i prezzi dell’energia e dei beni alimentari,  alimentando le preoccupazioni per il costo della vita. “Questa campagna è strana ma speciale in un certo senso”, ha detto Clement Beaune, ministro francese per gli affari europei e sostenitore di Macron all’emittente Cnbc aggiungendo che quando Macron è stato eletto per la prima volta nel 2017, la gente non conosceva lui o la sua agenda.

“Ora il popolo francese lo conosce. La gente sa qual è il suo DNA”, ha detto, spiegando perché il presidente non ha fatto campagna elettorale come cinque anni fa. Macron è il leader europeo che parla di più con il presidente russo Vladimir Putin e ha cercato di fare da ponte tra Mosca e Kiev nei tentativi finora vani di raggiungere un cessate il fuoco. I sondaggi prima dell’invasione russa dell’Ucraina avviata il 24 febbraio, dicevano che Macron avrebbe vinto il primo turno con il 25% e Le Pen sarebbe arrivata seconda con il 17% dei voti. La crisi di sicurezza europea che ne è seguita ha spinto il sostegno per Macron al 30% prima di scendere all’attuale 28%.

“Emmanuel Macron mantiene un chiaro vantaggio sui suoi sfidanti. Tuttavia, la spinta iniziale di sostegno dopo che Putin ha iniziato la sua invasione dell’Ucraina si è ampiamente esaurita”, ha detto Holger Schmieding, capo economista di Berenberg. Tuttavia, l’aspettativa per ora è che Macron sarà rieletto dopo il secondo turno del  24 aprile.

Il punto di Goldman Sachs

Secondo Goldman Sachs, il presidente Macron ha goduto di un’impennata dopo lo scoppio della guerra in Ucraina che ha esteso il suo vantaggio a poco meno del 30%. Inoltre la candidata di estrema destra Marine Le Pen è emersa come il principale concorrente sulla destra, con Valerie Pécresse ed Eric Zemmour che entrambi scendono al 10° posto. In terzo luogo, il candidato di estrema sinistra Jean-Luc Mélenchon è salito al terzo posto con un sondaggio mediano del 14%.

Gli esperti sottolineano che l’elettorato francese è storicamente meno rigido di quello dei paesi anglosassoni e ha visto gli elettori cambiare notevolmente le loro preferenze negli ultimi decenni. Questo spiega in parte una serie di sorprese al primo turno, la più significativa delle quali è avvenuta nel 2002. Mentre gli ultimi sondaggi prima del primo turno indicavano parità tra il presidente allora in carica Jacques Chirac e il primo ministro in carica Lionel Jospin, è stato invece il candidato di estrema destra Jean-Marie Le Pen a raggiungere il secondo turno delle elezioni presidenziali (con il 16,9% contro il 16,2% di Lionel Jospin).

Mélenchon appare attualmente in una posizione simile a di Le Pen nel 2002. Il secondo turno, il ballottaggio, sarà il 24 aprile. Secondo gli ultimi sondaggi, il presidente Macron vincerebbe al secondo turno delle elezioni (24 aprile) con un margine più piccolo contro M. Le Pen (55% contro 45%) e Mr. Mélenchon (60% contro 40%) piuttosto che contro Pécresse e Zemmour (65% contro 35%).

Ma, concludono da Goldman Sachs, molto può succedere nelle prossime due settimane, soprattutto perché l’incertezza dei sondaggi tende a calare bruscamente negli ultimi dieci giorni prima delle elezioni.