Società

Elezioni 2013: “gli annullati”

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ROMA (WSI) – Stiamo assistendo ad una campagna elettorale sempre più battente. La solita destra (cialtrona), la solita sinistra (cialtrona anch’essa) e poi gli altri. Gli altri sono quelli del tecnico (del professore messo in politica dopo essere stato nominato senatore ottenendo così un cospicuo vitalizio), il quale dice di aver salvato l’Italia. Aumentando le tasse. Come se il più idiota del paese non fosse capace di posticipare i problemi facendo altrettanto!

E infine, ci sono i vari movimenti civili che vogliono essere ascoltati dalla gente, attraversando mille difficoltà per essere ammessi alle elezioni (alla faccia della democrazia!).

Capita sempre più spesso, accendendo la televisione (anche se per sbaglio), di ritrovarsi davanti ad uno dei soliti faccioni, che da anni ti promettono ciò che negli stessi anni non hanno mai provato a realizzare, pur potendo. Sono soggetti, questi, dalle ignare consapevolezze circa le conseguenze sociali di ciò che dicono, o intendono realizzare, ma che, per il loro personale tornaconto, la sanno molto più lunga (vedi ad esempio, la vergognosa faccenda fra il PD e il Monte dei Paschi di Siena, balzata agli onori della cronaca solo ora, mentre in 10 anni non è uscita fuori nessuna parola di denuncia affinché gli investitori aprissero gli occhi ben prima su cosa veramente accadesse in quell’istituto. Si sa, la campagna elettorale è il momento ideale per far uscire certe magagne!

E chissà se, nei prossimi giorni, non uscirà qualcos’altro di simile anche per i falsi sostenitori della libertà del centrodestra italiano! Come se veramente, quella del Monte Paschi di Siena, sia un caso isolato!

Nonostante oggi ci sia una facilità d’accesso a infinite fonti per informarsi (e per formarsi) in autonomia, tanto da potersi accorgere del politico ignorante e bugiardo, continua ed esserci gente che, tristemente, incita questi a realizzare quel fallimentare modo di vivere alle spese dello stato (cioè alle spese degli altri). Chiedono più finanziamenti, più stato (come se non ne avessimo abbastanza!), mentre i più lobotizzati chiedono ancora più europa.

La maggior parte degli italiani pensa che ci sia un solo modo di vivere in pace: in una finta democrazia, con uno stato centrale che dovrebbe assistere i cittadini in difficoltà. E’ istericamente esilarante il fatto che, questa stessa gente, continui a sostenere tale modo di vivere pensando che ciò sia gratis, senza conseguenze per la stabilità sociale futura, per poi meravigliarsi, con tanto di occhi a palla, quando gli si dice che il debito pubblico della sua nazione è di 2 mila miliardi di euro e che, tirando la cinghia, bisogna che tutti contribuiscano a ripagarlo.

Oppure quando gli si dice anche che il Monte dei Paschi di Siena è in dissesto finanziario e che lo stato deve intervenire, con i soldi recuperati dalle tasche dei contribuenti esanimi, per aiutare l’istituto a non fallire e per evitare di mandare a casa i padri di famiglia che ci lavorano.

I responsabili di simili scandali attribuiscono la colpa del disastro di stato agli evasori fiscali. Come se gli eccessi dello stato terminassero allorquando più nessuno evadesse!

Siamo uno dei paesi con la più alta e punitiva pressione fiscale al mondo, con un gettito fiscale in continuo aumento e non riusciamo a mantenere i servizi pubblici senza indebitarci. Non vi sembra che la cosa non quadri? Si attribuisce la colpa del disastro finanziario del nostro paese agli speculatori. Come se la speculazione fosse un crimine.

Anche noi, al supermercato, approfittiamo delle offerte del giorno, acquistando di più oggi e di meno domani, quando l’offerta non ci sarà più. E’ speculazione anche questa ma, pensereste mai di aver fatto male a qualcuno? (è un rischio, questo sì, ma se la fai con i soldi tuoi e non con quelli degli altri – vedi il caso Monte dei Paschi di Siena – che male c’è? I rischi fanno parte della vita!).

Questi uomini di potere, incolpando gli evasori, gli speculatori, o finanche le multinazionali straniere (molte delle quali invece offrono beni e servizi che, a parità di qualità, sono più efficienti e convenienti rispetto a quelli offerti dalle aziende locali), si esonerano dalle responsabilità per cui sono stati votati (o vogliono essere votati) e non sono capaci di fare; o che in realtà non vogliono fare. E tutt’ora ci chiedono di insistere nel puntare sulla loro incapacità.

Così dicendo (e facendo), questi politici, mettono i cittadini l’uno contro l’altro. Non ve ne rendete conto? In campagna elettorale si promette di tutto (meno tasse, più sicurezza, più equità, ecc. – tutte promesse puntualmente disattese). In cambio di cosa? Di una X sulla scheda elettorale, la quale non è altro che la nostra firma (tipica degli analfabeti), su di una delega in bianco che consegna a questi politici (farabutti nella maggior parte dei casi) la gestione della vita di tutti a favori di pochi.

Vorrei chiedere agli italiani che si apprestano al voto: ma quando entrerete nella cabina elettorale, non vi verrà voglia di strappare tutto e di dire “ma che andassero loro al diavolo”?

Il contenuto di questo articolo, pubblicato da Blog di Pasquale Marinelli – che ringraziamo – esprime il pensiero dell’ autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

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