Economia

Dollaro non finirà con uno schianto ma con un lamento

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Il dollaro americano è diventato la valuta di riferimento con gli accordi di Bretton Woods del 1944. Allora tutte le valute sono state legate all’andamento del dollaro fissando un tasso di cambio predefinito. L’andamento della divisa americana fu invece intrecciato a quello dell’oro, al prezzo di 35 dollari per oncia.

Alle altre valute è tuttor permesso di svalutarsi rispetto al dollaro e di conseguenza anche all’oro, ma solo con il permesso del Fondo Internazionale Monetario. In teoria invece il dollaro non potrebbe indebolirsi. L’intero sistema monetario dipendeva e dipende tuttora dal fatto che il dollaro rimanga ancorato in maniera permanente all’oro.

Fino agli anni 1970 il sistema ha funzionato alla perfezione. Un po’ come era avvenuto per la sterlina prima che, dopo una fase lunga 30 anni, venisse rimpiazzata dal dollaro americano. La perdita del ruolo di valuta di riferimento mondiale non è qualcosa che accadrà all’improvviso, da un giorno all’altro, bensì piuttosto un processo lento ma da cui non si tornerà più indietro, secondo James Rickards, ex consigliere della CIA autore di diversi bestseller a sfondo finanziario.

Da quel momento qualcosa a iniziato a traballare e trent’anni dopo le forze negative hanno iniziato a convergere contro il biglietto verde. Per la divisa americana la fine non è così vicina, ma è da dare per scontata, secondo l’avvocato e consulente finanziario Usa.

È l’ora di assicurarsi contro l’inflazione

“Il declino del dollaro come riserva valutaria di riferimento – scrive su Daily Reckoning – è iniziato sul serio negli anni 2000 con l’avvento dell’euro ed è proseguito a passo più spedito nel 2010 con l’inizio delle guerre valutarie“.

Le politiche promesse da Donald Trump in campo fiscale ed economico dovrebbero essere favorevoli al dollaro sui tassi di cambio. Tuttavia, non tutti gli analisti sono convinti che il biglietto verde abbia ancora un buon margine per salire di prezzo. “Le prospettive al rialzo sono limitate”. secondo per esempio il team multi-asset research di Source.

Nella poesia The Hollow Men, scritta nel 1925 dal famoso autore modernista statunitense T. S. Eliot, i versi più famosi sono i seguenti: “Così finisce il mondo, non con uno schianto, bensì con un lamento“. Chi si aspetta di vedere l’improvvisa scomparsa del dollaro dalla scena si sbaglia.

Secondo Rickards assisteremo piuttosto a un calo lento, ma costante e altrettanto drammatico di un eventuale implosione repentina. “Il processo è già avviato e il momento propizio per comprare un’assicurazione contro l’inflazione è già arrivato”.