Economia

Dollaro e sterlina protagonisti. Borsa Milano, fari su Mediaset

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E’ il Day After del discorso della premier britanica Theresa May, che ha confermato l’addio del Regno Unito al mercato unico europeo, e delle dichiarazioni di Donald Trump che hanno affossato il dollaro. La valuta ha sofferto il tonfo più forte dallo scorso luglio, scontando le dichiarazioni di Trump, secondo cui il dollaro sarebbe troppo forte. Mentre prosegue a Davos il World Economic Forum, il mondo intero aspetta l’insediamento ufficiale alla Casa Bianca del presidente Usa.

Sempre sul valutario, occhio alla sterlina, che ha beneficiato del discorso di May, mentre lo yen- insieme all’oro, ha fatto dietrofront per la prima volta in otto giorni.

Sul Ftse Mib di Piazza Affari, focus sul calo di Mediaset.

Mediaset ha reso noto con un comunicato di prevedere un miglioramento del risultato prima degli oneri finanziari (Ebit) delle attività media italiane di 468 milioni al 2020. La raccolta pubblicitaria dell’anno scorso è salita del 4% (+2,8% senza considerare il contributo del polo radiofonico acquisito nel 2016).

Sugli altri listini azionari, Shanghai ha guadagnato – appena lo 0,14% – sulla scia delle speranze, alimentate dal discorso del presidente della Cina Xi Jinping a Davos, che lo stato agisca per assicurare la stabilità dei mercati. Hong Kong ha continuato la sua corsa con un rialzo superiore all’1%, balzando al massimo dallo scorso novembre, mentre Tokyo (Nikkei +0,43%) ha azzerato le perdite. In generale, l’azionario asiatico si è stabilizzato vicino al minimo in tre mesi, con gli investitori che hanno interpretato la preoccupazione di Trump sul dollaro come un fattore che potrebbe sostenere alcune borse dell’area.

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