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Coronavirus, Governo studia nuove misure contenimento dopo boom contagi

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Coronavirus, previste nuove misure contenimento dopo boom contagi

Sarà il consiglio dei ministri di lunedì 5 ottobre a decidere nuove misure straordinarie per cercare di frenare la nuova ondata di contagi che sta colpendo l’Italia. Tra i provvedimenti che potrebbero essere adottati c’è l’obbligo dell’utilizzo della mascherina all’aperto su tutto il territorio nazionale. Per il momento sembra escluso un nuovo lockdown a livello nazionale.

Secondo quanto evidenziato dal ministero della Salute continuano ad aumentare i casi diagnosticati e i focolai di Covid – 19 in tutte le regioni. Nella sola giornata di venerdì 2 ottobre si sono registrati in Italia 2.499 nuovi casi a fronte di un record di tamponi processati, ben 120.301. Sono quasi 300 i posti letto occupati da pazienti Covid nelle terapie intensive, mentre prosegue l’aumento dei ricoveri (+48). Tra le regioni sotto osservazione la Campania che ieri ha sfiorato i 400 nuovi casi e la Lombardia (+307). Balzo dei casi anche nel Lazio (+264) e in Toscana (+223).

Nel frattempo da oggi nel Lazio è obbligatorio l’uso della mascherina anche all’aperto. Lo prevede un’ordinanza della Regione che segue di qualche giorno un’analoga misura preso in Basilicata.

“E’ stata appena adottata da qualche Regione la decisione di obbligare a indossare mascherine all’aperto: hanno valutato critica la situazione. Siamo in costante aggiornamento con il ministro della Salute e gli esperti del Cts. Torneremo a confrontarci con le Regioni e deliberemo” se estendere l’obbligo a tutta Italia, così ieri il premier Conte nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles.

Nuove misure contenimento, l’importanza dell’app Immuni

Secondo quanto sottolineato dal ministero della Salute in questa fase è importante l’utilizzo della “app” Immuni che permette di identificare precocemente tutte le catene di trasmissione e garantire un’efficiente gestione dei casi e contatti, inclusa la quarantena dei contatti stretti e l’isolamento immediato dei casi secondari.

Secondo il direttore del dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità Giovanni Rezza rimane essenziale che la popolazione mantenga comportamenti che riducano il rischio di trasmissione come il distanziamento sociale, il lavaggio delle mani, la mascherina ed evitare assembramenti in tutti i contesti.