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Concorrenza sleale, Ue chiede aiuto ai nemici di Google. Anche Apple nel mirino

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NEW YORK (WSI) – Conto alla rovescia per il verdetto dell’Antitrust europeo su Google. Secondo indiscrezioni pubblicate sul Wall Street Journal, la commissaria Ue alla concorrenza Margarethe Vestager avrebbe chiesto alle aziende che hanno denunciato Google il permesso di pubblicare alcune informazioni depositate inizialmente in via confidenziale. Un segnale che fa pensare come l’indagine, che si trascina dall’ormai lontano 2010, sia ormai nella fase conclusiva.

“L’indagine dell’Antitrust Ue è in corso. Non commentiamo su indagini in corso”, ha detto Lucia Caudet, portavoce della Commissione europea in merito all’inchiesta su Google. Nel mirino dell’organismo europeo, i servizi specialistici in cui, secondo alcuni ricorrenti, Google penalizzerebbe aziende rivali nelle liste dei risultati delle ricerche.

Resta comunque tutto da verificare l’esito della procedura. Se l’Ue dovesse effettivamente decidere di procedere contro il gigante Usa, non si finirebbe per forza a sanzioni ma si potrebbe chiudere la questione con un accordo amichevole.

Una decisione di agire contro Google aprirebbe un caso di alto profilo, il più alto da Microsoft che ha pagato all’Unione Europea 1,7 miliardi di euro di multe nel 2012. In caso di multa l’ammontare potrebbe risultare particolarmente problematico, perché il limite massimo è il 10 per cento del fratturato della società, e nel 2014 Google ha registrato ricavi per 66 miliardi di dollari.

A quanto pare Google non è l’unico colosso tecnologico statunitense a tenere impegnato l’Antitrust europeo. Secondo quanto riportato dal Financial Times, l’Authority avrebbe acceso un faro anche sugli accordi stretti tra Apple con le case discografiche in vista del lancio del nuovo servizio di streaming musicale pubblicizzato del colosso di Cupertino Apple lancerà il servizio di musica in streaming questa estate, entrando in competizione con società quali Spotify, Deezer e Google. (mt)