Economia

Chance di un’altra crisi al 67%, Fed: “ridicolo”

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NEW YORK (WSI) – Le nuove regole in materia di regolamentazione del sistema bancario messe a punto dalle autorità americane dopo la Grande Recessione hanno contribuito a ridurre le possibilità che scoppi un’altra crisi, ma le possibilità che si verifichi sono ancora decisamente troppo alte.

È il pensiero espresso dal banchiere e presidente della Federal Reserve di Minneapolis, Neel Kashkari. L’aspirante politico, ex vice presidente di Goldman Sachs ed ex direttore di Pimco che ha presentato qualche giorno fa un piano per risolvere il dilemma della banche troppo grandi per poter essere lasciate fallire (le cosiddette “too big to fail“), è in carica dal primo gennaio di quest’anno.

Se ci si basa sulle analisi effettuate dal Fondo Monetario Internazionale sulle crisi scoppiate in passato, fa sapere Kashkari, si scopre che le chance di un altro crash di mercati ed economia nel prossimo secolo sono del 67%. La percentuale, sebbene sia calata dalla precedente rilevazione dell’84%, è giudicata esageratamente alta da Kashkari.

Se gli americani lo sapessero – ha detto alla Cnbc – la maggioranza di loro penserebbe che la percentuale è ridicola. È decisamente troppo alta“.

Kashkari, che ha perso le elezioni per il posto di governatore della California nel 2014 (si era presentato come esponente del partito Repubblicano), è stato uno dei principali protagonisti delle misure anti crisi varate dal governo Usa durante la crisi finanziaria del 2008. È stato infatti l’amministratore del TARP, il programma di aiuti del Tesoro al settore finanziario in difficoltà.

Dopo aver lasciato il suo incarico a Washington, Kashkari ha lavorato per Pimco come managing director e al timone dell’azionario globale. In precedenza è stato anche vice presidente di Goldman Sachs. Il piano per mettere in sicurezza le grandi banche statunitensi prevede tra le altre cose un raddoppio dei livelli di cuscinetto, quelli destinati all’assorbimento di eventuali perdite.