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BTP Italia: ‘Banche ridurranno esposizione’

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ROMA (WSI) – Le banche italiane, alle prese con la asset quality review e con una nuova tornata di stress test, ridurranno il loro portafoglio in titoli di Stato italiani.

A dirlo è Maria Cannata, responsabile del Tesoro per la gestione del debito pubblico, che si dichiara fiduciosa sulla possibilità di compensare questa diminuzione con un ruolo crescente degli investitori istituzionali esteri.

“E’ chiaro che con la asset quality review e i nuovi stress test le banche italiane dovranno ridurre la loro posizione (in titoli di Stato italiani) in portafoglio” ha detto Cannata nel corso della trasmissione televisiva Rai 2Next Economia e Futuro.

Secondo il membro della Bce Yves Mersch, comunque, i titoli di Stato non peseranno sul ‘risk weighting’ nell’ambito della asset quality review, mentre non è ancora stato deciso il loro peso all’interno degli stress test.

In ogni caso nel 2014 le banche italiane “difficilmente potranno incrementare la quota in portafoglio per il duplice motivo che la quota di attivo investita in titoli è sui massimi dalla nascita dell’euro – 10,3% in Italia – .. E che la dinamica degli attivi non sarà favorevole almeno nel prossimo semestre” commentava in un recente rapporto Chiara Manenti dell’ufficio studi Intesa Sanpaolo.

A settembre il portafoglio di titoli di Stato italiani in mano alle banche era pari a 394,1 miliardi, in rialzo del 19% (63 miliardi) dai 331,1 miliardi di fine 2012. Nello stesso periodo il debito pubblico è salito del 4% (80 miliardi) a 2.068 miliardi da 1.988 di fine 2012

I massimi storici sono stati toccati lo scorso giugno con un portafoglio delle banche italiane a 401,7 miliardi e il debito pubblico a 2.076 miliardi.

PER IL 2014 FIDUCIA IN MAGGIOR RUOLO INVESTITORI ESTERI

Il Tesoro, anche alla luce di un 2013 senza tensioni particolari nel collocamento di titoli di Stato per circa 470 miliardi, non è preoccupato per il prossimo anno.

“Nel 2013 abbiamo visto una larga partecipazione di investitori, soprattutto istituzionali, da tutte le aree del mondo. E in Italia abbiamo un settore assicurativo molto forte che investe parecchio” ha aggiunto.

“Siamo fiduciosi in una presenza sensibile e crescente nel tempo da parte degli investitori istituzionali esteri” ha concluso Cannata, reduce da numerosi viaggi per incontrare investitori di diversi continenti.

Attualmente 17 dei 20 specialist in titoli di Stato italiani, qualifica con cui ci si impegna ad acquistare in media il 3% a ogni asta del Tesoro, sono banche estere. (Reuters)