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Brexit: banche centrali pronte a fare fuoco insieme

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ROMA (WSI) – Più che l’helicopter money, misura che ormai chiede a gran voce anche i deputati del parlamento europeo, in caso di vittoria del fronte del no all’Europa nel voto del 23 giugno sulla Brexit, le banche centrali del mondo industrializzato pensano a un maxi intervento anti illiquidità. La cosa sicura è che i banchieri non staranno a guardare mentre i mercati crollano e la sterlina si svaluta del 20-30%.

Le autorità degli Stati Uniti, dell’area euro e del Giappone sono in stretto contatto in questi giorni per studiare un modo per poter adottare una manovra concertata sui mercati nel caso in cui la spuntino gli euroscettici nel referendum di Gran Bretagna sull’uscita del paese dall’Unione Europea.

Il quotidiano economico giapponese Nikkei scrive che l’intervento prevede una iniezione di dollari nel mercato monetario per evitare condizioni di illiquidità e rialzi indesiderati dei tassi di interesse a breve termine.

Verrebbe utilizzata, insomma, la stessa struttura messa a punto durante la crisi finanziaria del 2008. Si tratta nello specifico di uno strumento dello “swap”, che consente alla banche centrali, in questo caso la Bce, la Banca del Giappone e la Banca del Canada, di rifornirsi di dollari presso la Federal Reserve americana con una operazione cosiddetta di “currency swap“.

“La Banca del Giappone è in stretto contatto con le altre banche centrali, ma non possiamo dire di più, l’intervento, a seconda dei risultati, potrebbe durare più giorni consecutivi” ha detto una fonte al quotidiano giapponese.

La Bce pensa a strategie di emergenza in particolare per i paesi a più elevato debito pubblico come l’Italia.