Economia

Brexit, anche la Consob si prepara al no-deal

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Lo scenario di un no deal per l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue è sempre più certo considerando il voto di ieri al Parlamento inglese, la seconda bocciatura dell’accordo raggiunto tra la premier Theresa May e Bruxelles. E tutti si preparano ad affrontare le conseguenza.

La Consob ha emesso il richiamo di attenzione n. 3 del 12 marzo per la tutela dei risparmiatori e in considerazione dell’incertezza che sta caratterizzando i negoziati e dell’approssimarsi della data di recesso. A intermediari, banche e imprese d’investimento, viene richiesto di adottare precauzioni idonee a gestire l’evenienza del no deal, che potrebbe comportare il venire meno del “passaporto europeo” in quanto presupposto abilitante alla prestazione dei servizi d’investimento in tutta la Ue.

Gli intermediari britannici che operano in Italia e quelli italiani che operano nel Regno Unito – sottolinea l’Authorihy – devono dare a tutta la propria clientela, compreso quella retail, informazioni tempestive e complete sugli effetti che la prospettiva imminente della Brexit può avere nei rapporti di prestazione dei servizi d’investimento.

Consob: preparare clienti a Brexit disordinata

Qualora l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea avvenga in assenza di un accordo bilaterale e in mancanza di misure transitorie adottate in ambito nazionale, bisognerà prepararsi a una Brexit disordinata.

In particolare, continua la Consob, gli intermediari devono assicurarsi che ai clienti, sia professionali che retail, arrivino informazioni chiare e comprensibili sui servizi d’investimento resi e sul futuro dei rapporti in essere, ivi incluse le modalità e i tempi di un’eventuale chiusura dei rapporti stessi.

Al fine di tutelare il normale svolgimento delle attività finanziarie – le prime a essere toccate dal “no deal” – il governo italiano come rivelano fonti di stampa starebbe studiando un decreto legge, un “ombrello” per evitare contraccolpi sui mercati. Il provvedimento sarà approvato in settimana e servirà a garantire continuità operative con le banche e le piattaforme britanniche.