Borse miste, hedge fund abbandonano l’oro per comprare Bitcoin

di Daniele Chicca
Pubblicato 19 Dicembre 2017 • Aggiornato 20 Dicembre 2017 10:04

Borse incerte nella seconda seduta della penultima settimana di un anno che fin qui è stato da incorniciare per i listini azionari. Dopo i record di Wall Street, resi possibili dall’ottimismo sul passaggio della riforma fiscale Usa prima di Natale, l’indice paneuropeo è contrastato con settori e Borse principali che prendono direzioni diverse tra loro. Nel frattempo nonostante le previsioni ottimiste di JP Morgan sui metalli preziosi, in particolare l’argento, i grandi fondi hedge intanto stanno abbandonando le puntate sull’oro preferendo il Bitcoin.

Per i primi 11 mesi dell’anno oro e Bitcoin sono saliti a braccetto, ma tutto è cambiato drasticamente a dicembre, quando i fondi hedge hanno deciso di chiudere diverse posizioni lunghe sul metallo giallo e aprirle nella criptovaluta. Nelle ultime settimane i mercati dell’azionario globale hanno oscillato tra i rialzi e i ribassi a seconda delle indiscrezioni e ultime novità sul piano di taglio alle tasse voluto da Donald Trump e che è ormai in dirittura d’arrivo. Le Borse cinesi hanno registrato dei rialzi e l’indice MSCI dell’azionario mondiale è salito sui nuovi massimi.

Lasciate qui commenti, news e rumor dalle sale operative, consigli operativi, strategie di investimento, le vostre esperienze e tutto quello che vi passa per la testa. Tutti gli aggiornamenti sulle Borse li trovate nel LIVE BLOG (SOTTO), con flash di notizie e grafici.

Il Liveblog è terminato

Daniele Chicca 19 Dicembre 201711:18

Tra le materie prime si spingono in rialzo i prezzi del petrolio, aiutati dai guasti alla pipeline del Mare de Nord e dai tagli alla produzione decisi dall’Opec. NeglI Stati Uniti, tuttavia, la produzione continua a crescere e questo mette un freno ai contratti di Brent e WTI sui mercati. Il barile inglese si attesta a quota 63,53 dollari (+0,19%), mentre quello americano segna $57,32, in rialzo dello 0,28%.

Daniele Chicca 19 Dicembre 201712:02

I futures sui tre principali indici della Borsa Usa scambiano in progresso, indicando un avvio positivo a Wall Street dopo i record di ieri. Il mercato dei Bond non è altrettanto entusiasta per la riforma fiscale Usa. I trader dell’obbligazionario prevedono che il costo del denaro non farà che salire nei prossimi anni, dal momento che i tagli fiscali decisi dal governo e dal Congresso aumenteranno il deficit. I prezzi sono in lieve calo e questo sta spingendo naturalmente in rialzo i tassi di interesse sui Bond a dieci anni al 2,39%.

Daniele Chicca 19 Dicembre 201715:36

Dal fronte macro arrivano notizie positive per il mercato immobiliare Usa. Il numero di nuovi cantieri edili avviati negli Stati Uniti è risultato superiore alle previsioni in novembre: le 1,297 milioni di unità riportate, per un incremento del 3,3% sul mese precedente, si confrontano con i 1,250 milioni di cantieri edili delle stime (-3,1%).

Le licenze di costruzione si sono attestate anch’esse su livelli superiori alle attese, ma si sono ridotte dell’1,4% su base mensile anziché aumentare, collocandosi in area 1,298 milioni di unità assegnate contro le 1,270 milioni di licenze previste (per una variazione negativa che si prevedeva fosse del -3,5%). Forexlive Image View

Daniele Chicca 19 Dicembre 201715:45

Il prossimo passaggio della maxi riforma fiscale Usa voluta da Donald Trump ha entusiasmato gli investitori rialzisti di Borsa di tutto il mondo ma soprattutto in America dove i principali indici di Wall Street hanno aggiornato i record in attesa del voto sul testo definitivo su cui hanno trovato un accordo Senato e Camera.

Nonostante i rischi per la tenuta dei conti pubblici, i trader preferiscono concentrarsi sugli aspetti pro crescita e pro aziende del testo legislativo e stanno salivando alla prospettiva di vedere approvati $1.500 miliardi di tagli alle tasse. Il Dow Jones, in rialzo del 20% circa quest’anno, continua la corsa con un guadagno dello 0,2% in avvio. Il Nasdaq fa +0,1, così come l’S&P 500.

Daniele Chicca 19 Dicembre 201715:46

Il prossimo passaggio della maxi riforma fiscale Usa voluta da Donald Trump ha entusiasmato gli investitori rialzisti di Borsa di tutto il mondo ma soprattutto in America dove i principali indici di Wall Street hanno aggiornato i record in attesa del voto sul testo definitivo su cui hanno trovato un accordo Senato e Camera.

Nonostante i rischi per la tenuta dei conti pubblici, i trader preferiscono concentrarsi sugli aspetti pro crescita e pro aziende del testo legislativo e stanno salivando alla prospettiva di vedere approvati $1.500 miliardi di tagli alle tasse. Il Dow Jones, in rialzo del 20% circa quest’anno, continua la corsa con un guadagno dello 0,2% in avvio. Il Nasdaq fa segnare un +0,1%, così come l’S&P 500.

Daniele Chicca 19 Dicembre 201717:46

L’Europa paga la debolezza di Wall Street e le Borse chiudono in ribasso, con gli investitori che restano in attesa del varo della riforma fiscale Usa previsto in settimana. Il grado di approvazione tra gli americani (33%) della riforma è bassissimo se si confronta al 52% di chi è contrario e se si pensa che i rialzi delle tasse sotto Bill Clinton e George Wl Bush in confronto erano stati più popolari.

Il gruppo di chip Dialog Semiconductor balza dell’8% dopo che Tsinghua ha aumentato ulteriormente la sua quota nella società al 9%. Old Mutual avanza del 5% dopo aver detto che venderà una sua unità britannica a TA Associates per 800 milioni di dollari.

Daniele Chicca 19 Dicembre 201717:47

Accusando un peggioramento sul finale di seduta la Borsa di Milano ha perso lo 0,52% con il rischio di ingovernabilità in vista delle elezioni politiche del 4 marzo che rimane il tema centrale di mercato. Prosegue la corsa di Saipem, che balza del 2%, bene anche Stm e Ferragamo. Debole Enel, che lascia oltre il 2%, e Yoox (-5%). Contrastate invece le banche.

Daniele Chicca 19 Dicembre 201717:48

Tra gli altri mercati sul Forex il cross euro dollaro scambia a $1,1805. Il dollaro arretra per la seconda seduta consecutiva a fronte di investitori che cominciano a coltivare dubbi sul fatto che l’attesissima riforma fiscale voluta dal presidente Trump, a un passo dal via libera definitivo, possa avere un impatto di rilievo sulle prospettive di crescita dell’economia. Il contratto sul petrolio Wti è in lieve progresso a 57,30 dollari al barile.